La prima commissione della Camera dei Deputati (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) presieduta dal parlamentare di Forza Italia Francesco Paolo Sisto ha bocciato oggi (venerdì 12 dicembre 2014) tutti gli emendamenti su amnistia e indulto presentati all'articolo 18 del ddl per le riforme costituzionali che modifica l'articolo 79 della Costituzione italiana.

Amnistia e indulto 2015: bocciati tutti gli emendamenti al ddl riforme alla Camera

Quindi, dopo la bocciatura degli emendamenti che proponevano nuove norme costituzionali per la concessione di indulto e amnistia, resta il testo già licenziato dal Senato della Repubblica presieduto da Pietro Grasso. Il testo originario del ddl riforme - sul quale è stato siglato il Patto del Nazareno tra Mattero Renzi e Silvio Berlusconi - che porta la firma del ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi (Pd) concede soltanto alla sola Camera dei Deputati, e non al futuro nuovo Senato (che perderà la denominazione 'della Repubblica') il potere di approvare leggi di amnistia e indulto, per cui adesso è richiesta la maggioranza dei due terzi del Parlamento e quindi di entrambe le Camere.

Non sarà possibile, stando al testo fin qui approvato, prevedere referendum o leggi di iniziativa popolare per la concessione di indulto o amnistia.

Indulto e amnistia 2015: prosegue esame quattro ddl al Senato della Repubblica

Intanto restano in vigore le norme attuali, ed è proprio in commissione Giustizia al Senato della Repubblica, presieduta da Francesco Nitto Palma (Forza Italia) che sta procedendo l'esame dei quattro disegni di legge per amnistia e indulto contro il sovraffollamento carceri presentati dai senatori Enrico Buemi e Luigi Manconi, Luigi Compagna e Lucio Barani. E' tuttavia possibile che arrivi entro la fine del 2014 un nuovo testo unificato per indulto e amnistia al quale dovrebbero lavorare la senatrice Nadia Ginetti (Pd) e il senatore Ciro Falanga (Fi) il quale ha già predisposto un testo base per la concessione di provvedimenti straordinari di clemenza generale ad efficacia retroattiva auspicati sia dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che da Papa Francesco.

Giustizia e carceri, Salvini a Renzi: fai qualcosa per certezza pena, altro che amnistia e indulto

Nel frattempo continua la battaglia della Lega Nord di Matteo Salvini contro ogni ipotesi di amnistia e indulto 2015 e contro il decreto svuota carceri del Governo Renzi già convertito in legge. "Servono certezza della pena (altro che indulti o svuota carceri) e, per pedofili e violentatori, la castrazione chimica", ha scritto su Facebook il segretario federale della Lega Nord, che ha aggiunto: "Una studentessa di 20 anni è stata stuprata stanotte in centro a Pavia. Non bastano più fiaccolate, sdegno e proteste. Renzi, svegliati e fai qualcosa c....!".