Assolutamente no ad ogni ipotesi di amnistia e indulto 2015 e basta decreti svuota carceri; è questa la posizione della Lega Nord di Matteo Salvini ribadita ieri dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha definito inutili i provvedimenti del governo in tema di giustizia scagliandosi anche contro il nuovo pacchetto anti corruzione varato dal Consiglio dei Ministri.

"Il Governo Renzi - ha sottolineato l'esponente leghista - piuttosto che tenere un delinquente in galera preferisce fare un indulto. Mentre in commissione Giustizia a Palazzo Madama prosegue l'esame dei ddl per indulto e amnistia mentre per la riduzione della popolazione carceraria si cominciano a vedere i primi effetti della nuova legge sulle pene alternative e del decreto svuota carceri in attesa di capire su questo fronte l'efficacia del nuovo decreto legislativo del Governo Renzi sulla non punibilità dei reati di lieve entità.

Indulto e amnistia, corruzione, Zaia (Lega): misure inutili dal Governo Renzi

"Noi - ha aggiunto - non la pensiamo così.

Se c'è un delinquente che vive in una maniera disumana - ha proseguito Zaia proponendo le soluzioni contro il sovraffollamento carcerario - dobbiamo dargli l'umanità facendo un nuovo carcere e dargli una cella nuova e non - ha detto l'autorevole esponente della Lega Nord - mandarlo al nord come accade per i profughi". E a proposito di provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva, sono stati bocciati in commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati tutti gli emendamenti al ddl riforme di Maria Elena Boschi (Pd) su amnistia e indulto 2015.

Amnistia e indulto 2015, ddl in commissione Giustizia al Senato

E mentre prosegue il confronto politico e parlamentare sulla riforma della giustizia e sulle misure necessarie contro il sovraffollamento carcerario, continua in commissione Giustizia al Senato della Repubblica, presieduta dal senatore di Forza Italia Francesco Nitto Palma, l'esame congiunto dei quattro disegni di legge per la concessione di amnistia e indulto 2015.

I quattro ddl per indulto e amnistia, che potrebbero confluire in un testo unificato Falanga-Ginetti (Pd-Forza Italia), restano all'ordine del giorno della commissione di Palazzo Madama che però, questa settimana (15-19 dicembre), punta a concludere in sede referente la discussione generale sui ddl 667 e 1421 (per l'abrogazione dell'art. 278 del codice penale in materia di offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica), e in sede consultiva su atti del governo l'esame sulla difesa d'ufficio.

Carceri e diritti umani, amnistia e indulto: nuovi appelli per Cuffaro

E sempre in tema di carceri, è di ieri la notizia della nuova lettera di Papa Francesco ai detenuti del carceri di Latina e i nuovi appelli di "clemenza" per l'ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro il quale, detenuto a Rebibbia per favoreggiamento alla mafia, non ha avuto il permesso per andare a visitare la madre gravemente ammalata.

A lanciare il primo appello per Cuffaro - iscritto al partito radicale di Marco Pannella e sostenitore di amnistia e indulto - al ministro della Giustizia Andrea Orlando è stata la deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo; a ruota sono seguiti gli appelli di decine di esponenti politici. "Negare a Cuffaro la possibilità di vedere la propria madre malata di Alzeimer - scrive in una nota il deputato del Pd Leonardo Impegno - rasenta la barbarie". "Giustizia è tale - ha scritto su Twitter Gaetano Quagliariello di Ncd - quando non fa strame dei diritti insopprimibili dell'uomo. Aderisco all'appello per Cuffaro".