Con la pubblicazione del decreto mille proroghe nella gazzetta ufficiale del 31 dicembre 2014 sono state previste dall'esecutivo le proroghe di alcune scadenze. Sono esclusi gli sfratti che, per tradizione ormai trentennale, venivano prorogati a fine anno. Ecco che cosa è stato deciso nel nuovo decreto e tutti gli aggiornamenti in materia.



Decreto mille proroghe, novità al 31 dicembre - Vengono dunque bloccate le proroghe degli sfratti per finita locazione, con l'effetto che migliaia di inquilini dovranno lasciare l'abitazione.

Alla gioia dei proprietari immobiliari corrisponde lo sdegno dei sindacati degli inquilini. Viene meno ogni indulgenza del governo nei confronti di coloro che non intendono lasciare la casa pur avendo un contratto di affitto giunto a scadenza. Fino allo scorso anno potevano beneficiare della proroga di tutti quegli inquilini che, pur avendo un affitto scaduto, avevano nel proprio nucleo familiare figli a carico, persone anziane, portatori di handicap o malati terminali e che disponevano di un reddito annuale non superiore a 21mila euro.

La predetta misura questa volta non viene rinnovata poiché, come fa presente il ministro Maurizio Lupi, a favore degli inquilini è stato previsto il Piano casa della scorsa estate che ha istituito il Fondo di morosità incolpevole con uno stanziamento di 226milioni di euro.

Tale Fondo viene infatti costituito per i conduttori che non sono in condizioni di provvedere al pagamento del canone perché in situazione di disagio economico. Viene inoltre previsto il Fondo Affitti (a sostegno delle locazioni a canone concordato) pari a 200 milioni di euro di stanziamento. Poiché comunque per il sindacato inquilini i soldi destinati sono insufficienti ad affrontare l'emergenza abitativa, la battaglia sarà aperta al fine di ottenere l'inserimento della proroga in fase di conversione in legge del decreto. Secondo il Sunia (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari) si rischia di porre in condizione di disagio abitativo circa 30mila famiglie di inquilini che peraltro pagano regolarmente il canone di un contratto scaduto che non verrà più rinnovato.

In conclusione, quest'anno i padroni di casa potranno tranquillamente attivare il procedimento di esecuzione forzata per il rilascio dell'appartamento. La decisione del governo è stata accolta invece con entusiasmo da Confedilizia, poiché, come sostenuto dal presidente dell'organizzazione Corrado Sforza Fogliani, in passato il decreto mille proroghe in tema sfratti non ha mai risolto alcun problema.