È arrivato il via libera da parte dell’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) alla somministrazione del vaccino Janssen di Johnson&Johnson. Come già stabilito per AstraZeneca i benefici sono ritenuti superiori ai rischi e il vaccino potrà essere utilizzato senza alcuna limitazione. In Italia, sulla base delle direttive emanate dall’Aifa e dal Ministero della Salute, dovrà essere utilizzato preferibilmente nei soggetti di età superiore ai 60 anni.
L’attuale blocco del vaccino Johnson & Johnson è dipeso dagli 8 casi di trombosi cerebrali sospette, verificatisi negli Stati Uniti dopo la somministrazione di 7 milioni dosi.
Le indicazioni dell’Ema sull’uso del vaccino Johnson&Johnson
Via libera dell’Ema alla vaccinazione con Johnson&Johnson nonostante i possibili e rari casi di eventi trombolitici associati alla sua somministrazione. Possibili legami di causa-effetto tra trombosi cerebrali e vaccino sono stati riscontrati negli USA. Gli eventi avversi si sono verificati entro 3 settimane dalla vaccinazione e le donne al di sotto dei 60 anni sono state le più coinvolte. Poiché stiamo parlando di eventi molto marginali, l’Ema ha comunque deciso che tale associazione non impedirà l’utilizzo del vaccino, poiché i benefici restano nettamente superiori ai rischi.
L’Ema ha altresì reso noto che sul bugiardino dovrà essere dato avvertimento in merito a eventi avversi quali coaguli di sangue insoliti con abbassamento di piastrine.
Tali informazioni dovranno rientrare tra gli effetti collaterali classificabili come molto rari. Tra le possibili spiegazioni di quanto accaduto negli Stati Uniti vi è una risposta immunitaria ma fattori di rischio specifici non sono stati ancora ufficialmente resi noti. Certamente la casa farmaceutica procederà con ulteriori approfondimenti.
In Italia parte la vaccinazione con Johnson&Johnson
Alla luce delle nuove indicazioni dell'Ema la Johnson&Johnson si è impegnata a fornire all’UE, alla Norvegia e all’Islanda 200 milioni di dosi del vaccino. Siamo di fronte a una buona notizia poiché, come affermato dal commissario UE Ursula von der Leyen, ci sono i presupposti per poter vaccinare circa il 70% della popolazione adulta entro la metà di luglio.
Sarà dunque possibile recuperare il ritardo che inevitabilmente è conseguito allo stop imposto dalla stessa azienda dopo gli eventi avversi riscontrati in USA.
Ricordiamo che, dopo la sospensione avvenuta in via precauzionale, le 184 mila dosi già ricevute dall’Italia e immagazzinate nell’hub nazionale vaccini della Difesa di Pratica di Mare potranno essere nuovamente distribuite.
A chi verrà somministrato il vaccino Johnson&Johnson
A seguito della chiarezza effettuata dagli enti preposti il vaccino anti Coronavirus Janssen potrà essere destinato, in via preferenziale, ai soggetti di età superiore ai 60 anni, così come è stato stabilito per AstraZeneca dalle Autorità Italiane.
Spetta comunque sempre agli stati membri dell’UE, nonostante il lasciapassare dell’Ema, stabilire quando e a chi il vaccino del colosso farmaceutico dovrà essere somministrato.