Quando si valutano i risultati dei sondaggi politici elettorali, di qualsiasi istituto essi siano, non va considerato tanto il risultato, quanto il trend rispetto alle settimane precedenti. In questo articolo, allora, analizzeremo la media dei dati degli ultimi sondaggi di 10 istituti differenti: Ipsos, Lorien Consulting, Demopolis, Ixè, Swg, Ipr Marketing, Emg, Piepoli, Datamedia e Euromedia Research.
I risultati sembrano confermare alcune tendenze rivelate nelle settimane precedenti: in primo luogo il Partito Democratico tiene intorno al 38%, così come il M5S intorno al 19%. A segnare il passo è soltanto la Lega Nord che, dalla media, perderebbe circa mezzo punto percentuale rispetto alle rilevazioni della settimana precedente. Una flessione per il Carroccio, seppur leggera, che però, data la questione "Tosi", non può che impensierire il leader Matteo Salvini.
Sondaggi politici elettorali, confronto 10 istituti: il PD e il centrosinistra
I dati dei Sondaggi politici elettorali di questa settimana sembrano essere molto positivi per il Partito Democratico: la media delle intenzioni di voto si attesta infatti al 37,9%.
Il trend è assolutamente costante e va dal minimo del 36,5% dell'istituto Ipsos al massimo del 39,2% dell'SWG. La fiducia nel partito di governo sembra essere in queste ultime settimane assolutamente inattaccabile. Secondo quanto previsto dalle discussioni sulla riforma della legge elettorale, se dovesse passare lo sbarramento al 3%, SEL di Nichi Vendola dovrebbe riuscire a entrare in Parlamento, la media dei risultati è infatti del 3,8%, più o meno costante e senza sbalzi nelle ultime settimane. Altri partiti che afferiscono all'area del centrosinistra, invece, non passerebbero lo sbarramento: si tratta di Rifondazione Comunista che si attesta all'1,4%, l'Italia dei Valori che si ferma all'1%, i Verdi con l'1,5% e i Radicali con l'1%.
Sondaggi politici elettorali, confronto 10 istituti: FI, Lega Nord e il centrodestra
Per quanto riguarda il centrodestra, i risultati a confronto degli ultimi sondaggi politici elettorali confermano come la Lega Nord sia divenuto il partito leader, nonostante la flessione cui abbiamo accennato. Forza Italia, infatti, continua la sua discesa, al momento si ferma al 12,6%, il medesimo "record negativo" della settimana precedente. Il trend è da valutare rispetto alle Elezioni Europee, il partito di Berlusconi ha perso più del 4% e non sembra essere in grado di porsi alla guida di un nuovo centrodestra. La Lega Nord, invece, ha avuto una flessione di mezzo punto percentuale, passando dal 14,9% al 14,3% in una settimana.
Il trend è sicuramente negativo ed è chiaro come la questione Tosi abbia influito nella stessa anima del partito: Salvini ha una vocazione più "nazionale", mentre Tosi rappresenta la vocazione lombardo-veneta. Per quanto riguarda gli altri del centrodestra, a superare lo sbarramento ipotetico del 3%, sarebbero Fratelli d'Italia che si attesta al 3,3% e NCD-UDC che si fermano al 3,7%.
Infine i sondaggi politici elettorali sul M5S sembrano mostrare una certa costanza nei risultati. Sono almeno sei settimane che il movimento di Beppe Grillo si attesta costantemente tra il 18% e il 19%. Il dato è sicuramente più basso rispetto a quello delle Europee, ma segnala un elettorato oramai affezionato e consolidato. Il dato di questa settimana è del 18,7%. È tutto con il confronto dei sondaggi politici elettorali. Per ricevere aggiornamenti, cliccate su "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.