Una giornata storica

Oggi è stata una giornata storica, una di quelle giornate che difficilmente si dimenticano; oggi è infatti il 24 maggio 2015 ed esattamente 100 anni fa l'Italia entrava a far parte del primo grande conflitto mondiale, che vide l'Italia vittoriosa il 4 novembre 1918, un conflitto nel quale morirono 530 mila connazionali.

Nella giornata di oggi, proprio per ricordare i 100 anni dall'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, ma soprattutto per commemorare i nostri caduti; Il primo ministro Matteo Renzi aveva emanato una disposizione che prevedeva l'obbligo di esporre la bandiera italiana.

Le contestazioni a Bolzano e lo sciopero del tricolore

Non ha reagito bene la città di Bolzano, che proprio nel 1919, alla fine della prima guerra mondiale si vedeva annessa all'Italia. Oggi, tra l'altro, proprio a Bolzano si votava il ballottaggio per i comuni.

Ad opporsi alla disposizione del primo ministro sono stati i partiti secessionisti altoatesini come lo storico Südtiroler Volkspartei , come anche il partito separatista Südtiroler freiheit, secondo il quale il commissariato del governo avrebbe imposto ai comuni e al consiglio provinciale di esporre il tricolore.

Dopo le numerose contestazioni da parte dei cittadini altoatesini, si è arrivati ad un compromesso; infatti il sindaco del Partito Democratico Luigi Spagnolli ha disposto che il tricolore italiano fosse esposto, ma a mezz'asta, perché l'inizio di una guerra secondo il sindaco del PD costituisce già di per sé una grande sconfitta per l'umanità.

Le contestazioni si spostano a Trento

La protesta, nata a Bolzano, si è poi spostata nella vicina provincia autonoma di Trento, dove infatti ha aderito anche il Presidente della provincia Ugo Rossi.

Ovviamente non si sono fatte attendere le critiche rivolte alle province di Trento e Bolzano da parte della destra, da sempre portavoce del nazionalismo; La Russa di Fratelli d' Italia ha infatti attaccato duramente il Partito Democratico.

Oggi si è svelata un'altra faccia dell'Italia, quella di un'Italia che, nonostante ormai gli anni passati e la costituzione di una Repubblica avutasi nel 1946 .si mostra ancora assai divisa,