Dopo 17 ore di negoziato, in quello che passerà alla storia come il vertice dei capi di Stato europei più lungo, si è trovato un accordo per il salvataggio in extremis della Grecia. Il primo a twittarlo, è stato il primo ministro belga Charles Michel. Subito è arrivato anche quello del presidente del consiglio europeo, Donald Tusk: l'Euro summit ha raggiunto un accordo all'unanimità.
Tutto pronto per portare al Meccanismo europeo di Stabilità (ESM), il programma per la Grecia con riforme serie e aiuti finanziari. Una rottura sarebbe stata insensata, ha detto il premier italiano, Matteo Renzi. Nella notte si è rischiata la grexit, ma alla fine l'eurosummit ha trovato una soluzione che ha messo d'accordo tutti. Si tratta del terzo salvataggio per il Paese ellenico. Vediamo cosa concerne l'accordo.
Innanzitutto è un'azione triennale, con un sostegno compreso tra 82/86 miliardi; condizionato dal fatto che Atene ha soli tre giorni per approvare un pesante pacchetto di riforme tra cui pensioni, Iva, adozione del Codice di Procedura Civile, direttiva sul salvataggio delle banche.
Quest'ultime avranno 25 miliardi per essere "ricapitalizzate", e già questa mattina la Bce riprende le manovre sulla liquidità. Bisognerà comunque aspettare la fine della settimana per la parola decisiva. È importante, infatti, ricostruire la fiducia di Atene, completamente minata dopo il referendum di domenica scorsa.
Mercoledì si riunirà un nuovo eurogruppo per valutare i progressi. Nella notte Alexis Tsipras aveva ceduto su tutto: dall'anticipo delle riforme al rafforzamento di tutte le misure, incluso il reintegro dei licenziamenti collettivi e il ritorno della Troika ad Atene. L'unica opposizione ha riguardato l'idea, tedesca, di creare un fondo dove trasferire asset dello Stato in Lussemburgo, a garanzia del debito.
Così il fondo resta, ma avrà base in Grecia. Esso aiuterà gli investimenti diretti in terra ellenica. Sarebbe stata un'umiliazione eccessiva, ha sostenuto Renzi.
Non ci sono né vincitori, né vinti: è un tipico accordo europeo, ha dichiarato il presidente della commissione europea Juncker. Alla notizia reagiscono positivamente le Borse, con la migliore Parigi (+ 1,5%), seguita da Francoforte e Madrid (+1,2%), stabile Milano a -0.05. Precipita anche lo spread che si attesta a quota 117 punti base. Oggi pomeriggio verranno messi i sigilli all'intesa notturna. Ci vorranno settimane per stabilire e confermare tutto, ma pare proprio di essere di fronte ad una svolta decisiva. Dopo un periodo lungo, intenso e convulso, con scene anche drammatiche si è giunti finalmente a tirare un sospiro di sollievo. Evitata la grexit, lo scenario peggiore, adesso si potrà lavorare per risistemare un Paese dilaniato dalla crisi economica.