Lunedì 15 gennaio 2024 si è tenuto il primo test elettorale del Partito Repubblicano con i caucus nello stato dell'Iowa. Trump è risultato vincente oltre le aspettative, ottenendo il 50% dei voti, contro Ron De Santis che si è fermato al 21,2 e Nikki Haley al 19,1.

Il voto in Iowa

In Iowa, come da tradizione, si svolge il primo caucus che sancisce l'inizio delle elezioni primarie americane. In questo primo Stato che ha già dato dei risultati interessanti non si vota come di consueto, ma si forma un'assemblea (un caucus, appunto) dove gli elettori si riuniscono e poi decidono per chi votare.

Ieri si sono tenute assemblee di cittadini in tutto lo Stato, nelle palestre, scuole o bar dei vari collegi elettorali. Quest’anno le regole del Partito Repubblicano in Iowa prevedevano che gli elettori raggiungessero i seggi alle 19 e che votassero dopo aver ascoltato un intervento a favore di ogni candidato. Da registrare una buona affluenza nonostante le temperature molto basse ( si sono toccati i meno 20 gradi centigradi a causa di una tempesta di neve). Ogni cittadino ha scritto su un foglio il nome del candidato preferito e lo ha inserito in un'urna, poi si è passati allo spoglio.

La netta vittoria di Trump

Come scritto, i risultati sono stati eloquenti. La vittoria di Trump non è mai stata in discussione.

Si sapeva che avrebbe vinto, c'era solo da capire di quanto. Il risultato è oltre ogni più rosea aspettativa per l'ex inquilino della Casa Bianca che adesso, nonostante numerosi processi pone l'accento sulla sua candidatura contro Biden.

Trump ha ottenuto il 50% che è un risultato storico per le primarie in Iowa: mai accaduto prima che un candidato prendesse una percentuale così alta di voti.

I suoi sfidanti si sono dovuti accontentare di molto meno. Il governatore della Florida, Ron De Santis, aveva puntato molto su queste prime votazioni, battendo lo stato in lungo e largo, ma non ha sfondato oltre il 21,2%. Nikki Haley è l'outsider. Su di lei i media hanno ricamato qualche speranza nelle ultime settimane, ma il terzo posto con il 19.1% ridimensiona un po' la sua candidatura.

A suo vantaggio, adesso, sono i due stati successivi in cui si andrà a votare. In particolare, il South Carolina di cui è stata governatrice fino al 2017. Mentre in New Hampshire, almeno prima di questi risultati, i sondaggi la davano in forte ripresa. Infine, l'imprenditore Vivek Ramaswamy si è fermato al 7.7% e ha annunciato il suo ritiro dalla competizione elettorale. Difficile scalzare Donald Trump a questo punto, ma la partita è appena iniziata.

Qualche numero sullo stato dell'Iowa

Per chi si chiedesse quanto siano state importanti queste prime votazioni è giusto specificare che si tratta di un primo test su una popolazione di 3 milioni di abitanti (su 335 milioni di americani) di cui, le persone iscritte alle liste elettorali come repubblicane sono 750mila.

Le elezioni, in questo Stato rurale del Midwest, con maggiore affluenza sono state nel 2016 con 185mila votanti. In questa tornata, hanno votato circa 110mila persone. Questo, non per ridimensionare e svalutare l'elezione, ma per contestualizzarla. Significative saranno le prossime settimane e in particolare l'esito del Super Tuesday che sancirà definitivamente la vittoria alle primarie. Ricordiamo, poi, che il candidato sarà ufficializzato dal partito durante la convention di luglio, ma a quel punto, si tratterà di una pura formalità.

I prossimi appuntamenti dei Repubblicani

Dopo l'Iowa, adesso si voterà in New Hampshire il 23 gennaio, poi in Nevada il 7 e l'8 febbraio e in South Carolina il 24 febbraio.

In questi Stati si giocherà molto della partita fra i Repubblicani. Poi, martedì 5 marzo ci sarà il cosiddetto Super Tuesday dove si voterà in quindici Stati e di, fatto, si sancirà il vincitore delle primarie repubblicane.