L'accordo consiste nel prestito di circa 80 miliardi di euro, a patto però che vengano varate riforme sostanziali nella politica economica e sociale della Grecia.
La riforma è stata ironicamente chiamata "Riforma Lacrime e Sangue", in quanto si teme che possa ridurre letteralmente in povertà la popolazione della Grecia. Dopo le indiscrezioni trapelate dal primo ministro belga Charles Michel, la conferma ufficiale dell'accordo arriva direttamente da Donald Tusk, che ammette come l'Eurosummit sia stato un successo per l'Unione Europea, dichiarandosi pronto ad avviare il delicato ma necessario piano di riforme finanziare per salvare la Grecia da un default che oggi appare più che mai inevitabile. Al termine del colloquio, che in molti punti ha assunto le sembianze di un vero e proprio scontro, il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente del consiglio europeo Donald Tusk ed il presidente della Grecia Alexis Tsipras sono giunti ad un'intesa per tentare di salvare la Grecia dalla più grande crisi della sua storia.
Se tutto dovesse andare per il verso giusto, entro la fine della settimana saranno decisi gli accordi per negoziare il mega prestito da 80 miliardi di euro dell'ESM, il fondo salva-stati. Durante le colluttazioni dell'Eurosummit, il presidente Alexis Tsipras ha più volte definito come "umilianti" nei confronti della Grecia le condizioni imposte dall'Unione Europea, ma il numero uno della commissione europea Jean Claude Juncker ha definito l'accordo come utile, senza vincitori né vinti, un tipico accordo europeo.
Dopo lo scontro, la Grecia dunque si è trovata nella condizione di dover accettare l'accordo di salvataggio, ed il presidente Alexis Tsipras potrebbe annunciare a breve le dimissioni. Mentre giunge la notizia dell'accordo contro la crisi della Grecia, ad Atene ed in altre grandi città greche si starebbero radunando grandi folle di persone per protestare contro un piano che potrebbe ridurre sul lastrico non poche persone, ma le prospettive alternative avrebbero inevitabilmente portato al fallimento della Grecia, mentre ora c'è ancora un barlume di speranza.