La nuova legge in approvazione al Senato sta dividendo non solo l’opinione pubblica del paese ma anche la maggioranza politica e i partiti all’opposizione. Secondo alcune indiscrezioni che sono trapelate dalla maggioranza dem di palazzo Madama, il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi non cambierà idea e non modificherà il ddl Cirinnà.

Sulla vicenda sono intervenuti il leader del Ncd, Angelino Alfano e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e hanno chiesto all’esecutivo uno stralcio delle adozioni e la revisione delle analogie con il matrimonio in cambio del Sì alle Unioni Civili.

Alfano: "No alla stepchild adoption"

Nella giornata di ieri il leader del Ncd ha aperto la strada al buon senso e ha affermato che non voteranno il ddl Cirinnà senza una revisione delle norme. Uno schieratissimo Alfano ha dichiarato al Tg1 di voler eliminare le adozioni delle coppie gay dal ddl, e ha consigliato il Pd di riflettere prima di approvare una legge che sta dividendo gli italiani e la maggioranza politica.

In caso contrario, il ministro dell’Interno ha dichiarato di essere pronto a votare contro la legge, sia a scrutinio segreto, sia in modo plateale.

Il leader centrista ha bocciato l’asse M5S e Pd e ha proposto al premier Renzi di costruire una larga maggioranza in parlamento sulle Unioni civili. Come un fiume in piena, Alfano ha chiesto di correggere l’errore del “gioco degli specchi” della legge Cirinnà che sembra regolamentare le adozioni e non i diritti patrimoniali degli individui dello stesso sesso. Il leader centrista ha sottolineato che se il ddl dovesse essere approvato con una maggioranza di estrema sinistra, ossia quella del Pd e del M5S, sarebbe un evento politico traumatico e grave.

M5S compatto per il Sì al ddl Cirinnà

Ad ogni modo, dopo il primo Sì del Senato dei giorni scorsi, grazie al sostegno del M5S al Pd e con i centristi all’opposizione, durante il suo intervento in aula di ieri, la senatrice democratica ha sottolineato la strumentalizzazione politica e la disinformazione che hanno stravolto il dibattito politico sulla legge. Inoltre, Monica Cirinnà ha precisato che con la “stepchild adoption” non s’introducono “automatismi” nelle adozione tra coppie dello stesso sesso. Intanto dal Senato, il M5S, unito e compatto per il Sì, ha intimato al Pd di Matteo Renzi di non votare il ddl se sarà “impoverito”, in quanto, secondo il senatore penstastellato Alberto Airola non si può scendere sotto un livello minimo di garanzie e diritti, a causa di problemi interni all’esecutivo dem.

La Cei: "Basta strabismo della realtà"

Intanto il segretario della Cei è intervenuto in merito alla legge sulle Unioni Civili e ha sottolineato che la famiglia è insostituibile, è il pilastro su cui si regge la società stessa, e l’unico vero ammortizzatore economico di fronte alla crisi economica. Monsignor Nunzio Galantino ha precisato che le famiglie composte da padre, madre e figli, sono maggioritarie rispetto alle altre forme di unioni e convivenze. Secondo Galantino i governi non lavorano per intervenire sulla bassa natalità e la crisi demografica, che sta impoverendo il paese e uccidendo le prospettive future.

Se volete rimanere aggiornati sulle notizie di politica v’invitiamo a cliccare su “Segui” sotto il titolo dell’articolo.