Eccoci giunti al duello evitato da troppo tempo che oggi mette in discussione il tema delle unioni civili, un duello che Matteo Renzi avrebbe voluto evitare ma che, purtroppo,dati gli argomenti scottanti e delicato in merito al riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali ha smosso gli animi dei democratici cristiani i qualihanno voluto collocare dei paletti riguardanti il Decreto Cirinnà.
Duello tra i senatori del PD: No alle adozioni
Si tratta di un vero e proprio braccio di ferro tra gli stessi senatori del PD, alcuni dei quali intendono collocare delle condizioni tali da determinaredelle differenze tra le unioni civili rispetto alle unioni derivati dalle nozze, facendo riferimento all'articolo 2 della Costituzione.
Quanto si riassume è il seguente messaggio da parte dei democratici cristiani: in buona sostanza alle coppie gay si potranno riconoscere i diritti personali e non quelli degli sposati, non consentendo dunque l'adozione e abolendo la possibilità di incentivare l'utero in affitto. In merito a tutto ciò, il premier Matteo Renzi ha manifestato nelle ultime ore il suo dissenso affermando che l'emendamento andrà in aula completo distepchild adoption. Il voto sarà assolutamente segreto e ciascun deputato voterà in base alla propria coscienza, i punti di vista sono diversi e contrastanti tra loro; tuttavia afferma il premier che il decreto dovrà andare al voto.
Il 30 Gennaio il Family Day
Sappiamobene che il documento contro le adozioni è stato firmato non soltanto dai cattolici del PD ma anche da alcuni deputati dello stesso PD e questo dimostra che il decreto potrà avere molte difficoltà ad essere approvato, basti pensare che due giorni dopo dalla data fissata per il voto sulle unioni civili, ovvero, il 30 gennaio si terrà il Family Day ove scenderanno in piazza famiglie, bambini e tutti i sostenitori dei diritti della famiglia.
Che dire, possiamo soltanto rimanere in attesa di capire come si evolveranno le cose, i colpi di scena non mancheranno ma speriamo che qualunque cosa accada possa cambiare in meglio le sorti del nostro paese.