Comincia oggi con Paolo Matta e la sua lista civica La Quinta A, la serie di approfondimenti e interviste realizzate per conoscere meglio i candidati sindaci che alle imminenti elezioni amministrative di Cagliari contenderanno la poltrona di primo cittadino a Massimo Zedda. Giornalista, 61 anni e cagliaritano DOC di Stampace, motiva così la sua discesa in campo: "L'idea è nata parecchio tempo fa, ed è stata condivisa con un gruppo di amici e sostenitori di ispirazione cattolica, che ha riflettuto e ancora si interroga sulla città e sulla sua amministrazione.
Cagliari non ha bisogno soltanto di progetti che la migliorino o che l'abbelliscano, ma necessita di diventare un posto piacevole ed accogliente che possa offrire un forte senso di appartenenza a chi la vive".
Un progetto ambizioso?
"Un progetto coraggioso ma non velleitario e il coraggio sta nel tentare di spezzare una gestione della cosa pubblica che a nostro avviso è troppo invischiato da veti incrociati e rendite di posizione. Se Cagliari non si libera da questo 'impasto' difficilmente potrà decollare. Ecco, noi vogliamo rappresentare questa discontinuità nel segno di un progetto credibile e spendibile, mettendoci le nostre professionalità e passioni". Aria, acqua, ambiente, arte e accoglienza, sono 5 le aree tematiche del programma elettorale: "Fra le 5 'A' che compongono la nostra idea del capoluogo la più importante è l'ultima, l'accoglienza o meglio l'ascolto. Le prime 4 in realtà potrebbero essere anche di più, perché se vogliamo possiamo aggiungere anche artigianato, attività produttive, ateneo, ma attengono tutte ad una sfera tecnico-politica per le quali si possono trovare soluzioni più o meno condivise.
L'ultima che io ho chiamato La Quinta A, credo sia quella che richiede uno sforzo più grande. Si tratta di un cambiamento di approccio e di mentalità nei confronti della politica: un 'work in progress' che amplierà col sentito i contenuti e lo stile della nostra proposta nelle assemblee di quartiere, che da oggi fino alle elezioni, organizzeremo assieme ai cittadini e alle associazioni di categoria.
Cagliari e la sua grande bellezza
"Cagliari è una città bellissima che io non esito a definire artistica e di grande suggestione culturale. Ha nella sua posizione geografica, nell'ambiente e nella sua grande bellezza tutta da ammirare, nulla da invidiare alle più belle città del mondo. Con la nuova riforma degli enti locali e con lo status di città metropolitana può e deve diventare ancora più bella".
Negativo il giudizio sull'amministrazione Zedda: "Il fatto stesso che noi siamo scesi in campo è una conseguenza di quello che è mancato. Forse il limite più grande di questa giunta è proprio La Quinta A: l'ascolto, l'accoglienza, il mettersi in discussione, il non confrontarsi e la poca attitudine a dialogare con la gente e la presunzione di avere sempre la soluzione per tutto e per tutti. A mio giudizio, dopo il primo anno di legislatura, c'è stato un arroccamento nel palazzo con il sindaco sempre più isolato, con una giunta di contorno e un consiglio inesistenti, che non ha fatto altro che accentuare questo distacco fra cittadini e città".
Perché Paolo Matta sindaco
"Il moltiplicarsi di liste civiche dimostra il fallimento dei partiti, che altro non sono che strenui difensori del potere e dei privilegi di pochi fortunati.
Non rappresentano più i cittadini e il 60% dell'astensionismo elettorale dimostra che i cagliaritani ormai l'hanno capito benissimo. Noi cercheremo di essere un pochino più comprensibili e vicini alla gente. Se le elezioni dovessero premiarmi, mi piacerebbe puntare subito sull'acqua: fare in modo che Cagliari sia la porta e il porto di un Mediterraneo aperto, accogliente e in grado di mettere in moto questa produzione di idee e di posti di lavoro. L'altro obiettivo alla quale tengo tantissimo è la valorizzazione della sagra di Sant'Efisio a livello mondiale. Per Lui possiamo e dobbiamo fare molto di più".