La politica italiana, così come tutto il resto del mondo, guarda con estremo interesse alla corsa verso le presidenziali degli Stati Uniti che, il prossimo mese di novembre, sceglieranno il successore di Barack Obama. A dare pepe alle lunghissime primarie a stelle e striscie è stato senza dubbio il vulcanico ed ingestibile Donald Trump che in una circostanza, parlando dell'Italia, aveva lanciato dichiarazioni d'amore nei confronti del Belpaese e manifestato stima, tra i politici, nei confronti di Silvio Berlusconi.

"Mi piace molto - aveva detto - è un uomo per bene". A quanto pare la stima non è esattamente ricambiata da parte dell'ex premier che in una recente intervista radiofonica ha definito Trump "un incrocio tra Salvini e Grillo". In considerazione dei freschi contrasti con il leader della Lega Nord riguardo alle amministrative romane ed al rapporto non certo idiliiaco con Beppe Grillo (che Berlusconi ha addirittura paragonato ad Adolf Hitler), non crediamo si tratti di  un complimento.

Salvini fa il tifo per Trump

A proposito di Matteo Salvini, il segretario leghista non ha mai nascosto le sue simpatie per Donald Trump.

Lo scorso febbraio, nella sua pagina Facebook, Salvini aveva scritto "Go, Donald, go!!", mostrando esplicitamente la sua preferenza in merito alla corsa verso la Casa Bianca. Recentissimamente, la responsabile del settore comunicazione e stampa della Lega, Iva Garibaldi, ha accennato all'intenzione di Salvini di organizzare un incontro con Trump ma naturalmente non ha saputo indicare con certezza se ciò è fattibile, ostentando nel contempo "fiducia" nella riuscita. Chiaro che Salvini condivide innanzitutto le posizioni di Trump in merito al problema immigrazione e ne apprezza lo sbandierato pugno di ferro nei riguardi della minaccia Isis. "Se Donald Trump diventa presidente degli Stati Uniti - ha dichiarato poche settimane fa - il mondo cambia in meglio".