Angelina Jolie, la star di Hollywood, non è solo una tra le attrici più famose, ma una donna che lotta per la difesa dei deboli, per dare voce alle ingiustizie. Si batte per la fine della guerra civile più sanguinosa dei nostri tempi. La fine di una catastrofe dalle sproporzionate dimensioni. È giunta in un campo profughi siriani, nella zona di Azraq, nel nord del regno hascemita.

Si è spinta nelle terre di nessuno a confine tra la Siria e la Giordania.

Una luce di speranza

La sua presenza, una luce di speranza, un grido disperato contro il "cessate il fuoco". In qualità di ambasciatrice ONU ha dato voce ai settantacinque mila siriani che vagano nella no man’s land (terra di nessuno). Uomini, donne, bambini stremati da una guerra che non ha fine, che non dà tregua. Orrori che si susseguono, amarezza per bambini sperduti, sopravvissuti ad atroci storie, privati delle tranquillità, donne oltraggiate nello spirito, nell’animo. Gli scenari che la guerra porta in grembo sono terrificanti, storie agghiaccianti che si susseguono in un calvario senza fine.

Peacekeeping, una realtà

Angelina Jolie ha partecipato a Londra al summit delle Nazioni Unite sul Peacekeeping Defence Ministerial, dichiarando aspramente tutta la sua rabbia per le inaudite violenze subite dalla popolazione da parte dei caschi Blu. Gli abusi sessuali compiute a danno di donne e bambini, anche se si parla di “casi sporadici” fanno rabbrividire. I soldati ONU hanno il dovere civile e morale di difendere i deboli. Con la forza di una donna audace, pronta a difendere il prossimo. Angelina Jolie si è esposta parlando dinanzi ai delegati di 80 paesi. Ribadendo, l’importanza di un ritorno di credibilità dei caschi Blu.

Sodati ONU riconquistata dignità

Ricordano che i soldati ONU sono presenti in prima fila nella lotta sanguinosa per garantire la pace, rischiano ogni singolo istante la propria vita in difesa del prossimo.

Angelina Jolie ha dichiarato esplicitamente, di sostenere il Peacekeeping, un dovere civile è morale, riguarda tutto il genere umano, garantire la pace a qualsiasi costo un impegno di tutti i paesi. Sottolineando, l’urgenza d'inserire un maggior numero di donne nelle missioni umanitarie, una necessità per garantire una maggiore collaborazione e fiducia con la popolazione sul territorio.