Un brutto colpo per la campagna elettorale di hillary clinton. La candidata democratica ha la polmonite ed è disidratata, ecco perchè si è sentita male ieri, a Ground Zero, durante la cerimonia per le vittime dell'11 settembre.
La Clinton si è allontanata durante la commemorazione e tutta la sua campagna elettorale potrebbe essere in bilico per quelle immagini registrate di nascosto che la vedonobarcollare verso la sua auto e quasi perdere l'equilibrio salvo poi essere sorretta dagli uomini del Secret Service.
In un attimo quei fotogrammi della candidata hanno fatto il giro del mondo e la risposta alla domanda "Cosa è successo?" è arrivata solo in tarda serata.
Una polmonite appunto che le è stata diagnosticata venerdì scorso dopo una serie di esami per capire il motivo di una tosse così prolungata.
Il medico dell'ex First Lady assicura che Hillary sta molto meglio e si sta riprendendo dopo una intensa cura di antibiotici che, come ovvio, hanno debilitato il suo fisico. Tuttavia la Clinton ha cancellato il suo impegno in California previsto per oggi e anche tutti i suoi incontri previsti per i giorni successivi, almeno fino a martedì prossimo.
Cosa è successo a Ground Zero
Troppo caldo, oltre 30 gradi e un'umidità superiore all'80%. Questi due fattori uniti al fisico già indebolito di Hillary Clinton per via degli antibiotici, hanno tradito la candidata che ha dovuto appunto lasciare l'area della commemorazione e farsi portare via.
Le prime dichiarazioni sono arrivate dal suo portavoce Nick Merrill dopo un'ora e mezza di silenzio in cui la stampa ha potuto immaginare, supporre e congetturare il più possibile.
Dopo la partenza di Hillary in macchina è partito il tam tam di telefonate negli ospedali, ma in realtà la candidata democratica si è rifugiata a casa della figlia Chelsea nel Flatiron District di Manhattan dove, soccorsa dal medico personale, si è ripresa in poco tempo.
Al momento di uscire di casa la Clinton ha rassicurato tutti "Sto alla grande", ma resta il dubbio se questo suo stop forzato, in questo delicato momento, non sia un vero e proprio addio alla sua corsa per diventare Presidente.