Mancano pochissimi giorni all'election day in cui sapremo chi sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti d'America e per la prima volta la Clinton, a quanto riporta la CNN, non arriverebbe a raggiungere la soglia dei 270 grandi elettori, necessari per essere eletti presidente. Questo apre alla palpabile e non peregrina possibilità che il suo avversario, il magnate newyorkese Trump, possa vincere. La CNN giornalmente propone una "proiezione" dei dati elettorali sensibili (un mix tra sondaggi, campagne elettorali, spot tv e grado di attività dei candidati) e per la prima volta la Clinton non sarebbe numericamente in grado di acciuffare la cifra utile per la Casa Bianca, prefigurando di conseguenza la possibilità che Trump abbia di converso maggiori chance di farcela, cosa fino ad ora considerata quasi impossibile. 

Gli stati in bilico

Secondo le stime fatte, la Clinton avrebbe al momento 268 grandi elettori mentre il Magnate sarebbe a 204.

Ohio, Utah e il secondo distretto del Maine starebbero passando, sempre secondo le proiezioni, da battleground-toss-up (incerti) a inclini verso Donald, mentre il New Hampshire da incline a Clinton starebbe tornando di nuovo incerto. Gli stati-bottino sarebbero a questo punto i 6 incerti Arizona, Florida, New Hampshire, Nord Carolina, il secondo distretto di Omaha e il Nebraska, per un totale di 66 grandi elettori che sulla carta permetterebbero, se tutti vinti da The Donald, di avere il Magnate come prossimo Presidente degli Stati Uniti.

Queste stime lasciano ovviamente il tempo che trovano ma  vedere come la candidata più amata, specie dai media, sia ancora in bilico e per giunta con un distacco non particolarmente elevato con il suo avversario, investito in questi ultime settimane da un attacco spudorato e concentrico di tutti i media schierati, la quasi totalità, con la candidata democratica, lascia stupefatti.

Lungi dal prendere parte all'una o all'altra parte, è interessante notare come questo ultimo stralcio di campagna elettorale stia mostrando come la Politica in America non sia prevedibile fino all'ultimo. Vedremo dunque giorno 8 novembre chi sarà il prossimo Presidente degli States of America.