In pochi lo avrebbero previsto a pochi giorni dal voto. Hillary Clinton sarebbe al di sotto della soglia dei 270 grandi elettori, il quorum necessario per essere eletti alla Casa Bianca. Non si tratta di una semplice voce, né di una delle tante trovate di parte per tentare di guadagnare consensi, seppure in extremis. Il dato emerge una proiezione giornaliera della Cnn, che è stata elaborata con una lunga serie di dati, dai sondaggi ai flussi degli spot televisivi, e non solo. La candidata democratica non andrebbe oltre quota 268. L'esito delle elezioni sarebbe incerto in diverse aree degli Stati Uniti d'America.

Secondo altre fonti, invece, sarebbe più che rassicurante il vantaggio di Clinton su Donald Trump, con un distacco di poco inferiore al 3 per cento. Considerazioni e convinzioni contrastanti, dalle quali scaturisce un clima di incertezza sull'esito della votazione.

Una sfida che sta appassionando il mondo

Non sarà certamente una passeggiata né per Clinton né per Trump. Intensa, tirata e combattuta, non priva di sorprendenti colpi di scena, la sfida tra i due candidati sta appassionando tutto il mondo. Intanto, entrambi lavorano alacremente alle rispettive formazioni. Nella rosa dei candidati a segretario del Tesoro di Hillary Clinton spiccano i nomi di due donne, Sheryl Sandberg, numero due di Facebook, e Lael Brainard, governatore della Fed.

Altro possibile candidato Roger Ferguson, amministratore delegato di Tiaa Cref. Si tratterebbe del primo afroamericano a ricoprire tale ruolo. Nella lista dei papabili di Trump ci sarebbero, invece, due investitori, Carl Icahn e Wuilbur Ross.

I programmi dei due candidati

Dopo il voto di Martedì 8 novembre si conoscerà il nome del quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti d'America.

Ma cosa cambierebbe se vincesse Hillary Clinton? Il programma dei democratici prevede diversi interventi pubblici e incentivi destinati alle piccole e medie imprese, ritenute maggiormente in grado di creare nuova occupazione. Investimenti su aeroporti, rete ferroviaria, strade e per lo sviluppo dell'energia verde. Fra gli obiettivi, USA leader del solare.

Continuità sulla riforma sanitaria e novità sul fronte dell'istruzione superiore, le famiglie con un reddito inferiore a 85 mila dollari non dovranno pagare le rette universitarie. Entro il 2021 il reddito per non versare le tasse universitarie verrebbe portato a 125 mila dollari. Politica estera più orientata sull'Europa, l'Italia potrebbe assumere un ruolo di rilievo. Cosa cambierebbe, invece, se vincesse Donald Trump? Cancellazione della riforma sanitaria di Obama. La politica estera sembra l'incognita più grande nel caso in cui venisse eletto presidente degli Usa. Ci sarebbe stima con Putin. Per il resto Trump punterebbe su una significativa crescita del Pil e sulla contestuale creazione di nuovi posti di lavoro, nonché sull'aumento dei salari dei lavoratori al netto delle imposte. Il candidato repubblicano ha promesso agevolazioni fiscali e diminuzione del deficit. Sul fronte dell'immigrazione, inoltre, ha annunciato la realizzazione di un muro sul confine meridionale.