Il ministro della difesa britannico Michael Fallon lunedì ha affermato che la primo ministro Theresa May potrebbe decidere di utilizzare in modo preventivo armi nucleari sin dal primo attacco e contro qualsiasi nemico, se le circostanze dovessero richiederlo. Parole pesanti pronunciate in un momento di tensione internazionale senza precedenti, con le relazioni tra i paesi della Nato e la Russia ai minimi termini, anche a causa delle divergenze sulla situazione in Siria ed in Corea del Nord.

Le parole di Fallon non sono state commentate ufficialmente dal Cremlino, ma lo ha fatto Frants Klintsevich, parlamentare della Federazione Russa, che ha risposto su Facebook a quella che il senatore russo ha considerato una "provocazione" frutto della "guerra psicologica" in atto.

La reazione del parlamentare russo

Klintsevich riporta sul suo profilo Facebook la dichiarazione rilasciata dal ministro della difesa britannico, e di seguito scrive le sue minacciose riflessioni. "Io penso che la dichiarazione di Michael Fallon meriti una dura risposta" ha scritto Klintsevich, che prosegue: "probabilmente si tratta di un elemento di guerra psicologica, che in questo contesto appare disgustosa.

Il territorio del Regno Unito non è grande, se Londra attaccasse una potenza nucleare la risposta all'attacco cancellerebbe il paese dalle carte geografiche. Se invece attaccheranno un paese che non è dotato di armi nucleari faranno quello che gli americani hanno fatto ad Hiroshima e Nagasaki"

Le accuse di Fallon alla Russia circa la guerra in Siria

Il ministro britannico non ha rivolto specificamente alla Russia la sua dichiarazione, ma il senatore russo si è evidentemente sentito chiamato in causa, anche perché le relazioni tra i due paesi si sono deteriorate. Solo poche settimane fa, dopo il presunto attacco chimico addebitato all'esercito siriano a Idlib, Fallon aveva accusato Mosca di essere responsabile per la morte dei civili siriani, in quanto principale finanziatore del governo di Bashar Al Assad.

Solo pochi giorni prima di questo intervento del ministro della difesa britannico, il ministro degli esteri inglese Boris Johnson aveva cancellato un incontro programmato con il suo omologo russo.

Le relazioni tra Stati Uniti ed Europa con la Russia non sembrano dare segnali di disgelo, mentre la situazione in Corea del Nord è tutt'altro che calmierata. Nonostante Trump abbia inviato l'esercito verso la penisola nord coreana il dittatore di Pyongyang sembra in procinto di realizzare un nuovo test atomico, e persino la Cina ha mobilitato i propri militari in modo che siano pronti ad entrare in azione rapidamente.