Sono testate come Le Figaro e il Guardian a parlare della condanna dell’organizzazione del Nyansapo Festival, da parte del sindaco di Parigi Anne Hidalgo. La prima edizione del Festival, che si definisce un evento afro femminista su scala europea, dovrebbe svolgersi dal 28 al 30 luglio in un centro culturale a Parigi. Alcune delle aree dedicate al festival risultano riservate a donne di colore, secondo quanto si legge sul sito dedicato all’evento.
Interessante notare come la versione francese del sito riporti la parola “non misti”, mentre nella versione inglese possiamo leggere “riservati”.
La dichiarazione su Twitter
Anne Hildalgo ha dichiarato su Twitter la sua ferma condanna all’organizzazione di questo evento “proibito ai bianchi”.
Le notizie di questa mattina riportavano ancora un forte polemica: “Ho chiesto che questo festival venga proibito”, ha detto il sindaco, e ha aggiunto anche che si riserverà di perseguire gli organizzatori per discriminazione.
Il prefetto della polizia, Michel Delpuech, ha aggiunto che la polizia garantirà il rispetto delle leggi, dei valori e dei principi della Repubblica.
Una forte condanna è arrivata anche dalle organizzazioni francesi antirazziste. SOS Razzismo ha descritto questo evento come “uno sbaglio, pari a un abominio, perché sguazza nella divisione tra etnie, mentre il movimento antirazzista cerca di andare oltre al concetto di razza” .
Il centro culturale Le Générale, che avrebbe dovuto ospitare l’evento, e il collettivo Mwasi, che l’ha organizzato, hanno dichiarato di essere il bersaglio di una campagna di disinformazione e di false notizie orchestrate dal’’estrema destra. “Ci rattrista vedere come alcune delle associazioni antirazziste si lascino manipolare così”- scrivono i membri del collettivo Mwasi. E continuano affermando che i dibattiti formati da sole donne non hanno mai creato grandi problemi, finché non viene tirata in causa la questione della razza.
Nonostante le difficoltà e le polemiche, dai numerosi post scritti sulla pagina Facebook del collettivo non si evince un atteggiamento rinunciatario, forse premiato dalle ultime dichiarazioni sull'argomento.
Poche ora fa arriva la notizia di un accordo
Proprio qualche ora fa un altro tweet del sindaco annuncia un accordo: "Gli eventi organizzati in luoghi pubblici saranno aperti a tutti." In questo modo verrà data la possibilità al Nyansapo festival di "svolgere il proprio ruolo: contribuire a rinforzare la lotta contro il razzismo e il sessismo." Occorre vedere cosa accadrà nei prossimi giorni, ma questa inversione di rotta è senza dubbio un segnale positivo. Un segnale di collaborazione, di rivendicazioni di quel diritto fondamentale alla partecipazione e ad un dibattito al quale tutti abbiamo il diritto di partecipare.