"L'Europa deve prendere in mano il proprio destino, deve lottare perché i giorni in cui potevamo fare pieno affidamento gli uni sugli altri sono finiti. L'ho sperimentato negli ultimi giorni", queste le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo il G7 che si è tenuto a Taormina. Non ha fatto il nome di Trump, ma viste le divergenze emerse in occasione della due giorni siciliana, si è portati a pensare agli Stati Uniti. Durante un comizio elettorale a Monaco di Baviera, Angela Merkel ha illustrato il suo piano ambizioso per un'Unione Europea politicamente ed economicamente più forte e indipendente.
Ad ispirare il suo progetto ha di certo contribuito il G7, di cui la cancelliera si è detta "insoddisfatta".
Le perplessità di Trump
I leader mondiali non concordano in tema di cambiamenti climatici. Trump avrebbe infatti rivelato a qualche confidente le sue perplessità in merito e si riserva di decidere se far parte dell'accordo di Parigi, oppure no. Il suddetto accordo definisce un piano d'azione globale per preservare la Terra da cambiamenti climatici pericolosi. Gli elementi chiave sono: la riduzione delle emissioni, un esame a cadenza quinquennale per aggiornamenti, e l'adattamento. I Governi sono coscienti che si tratta di un disegno ambizioso e hanno concordato di riferire agli altri Stati membri i progressi eventualmente raggiunti o i provvedimenti che hanno preso per perseguire gli obiettivi.
Si propongono di rafforzare la capacità delle società di affrontare i cambiamenti climatici e di aiutare i Paesi in via di sviluppo a fare altrettanto. L'accordo inoltre riconosce l'importanza di scongiurare, minimizzare e affrontare le perdite e i danni relativi ai cambiamenti climatici e la necessità della cooperazione. I Paesi sviluppati hanno intenzione di mobilitare 100 miliardi di dollari l'anno entro il 2020 e di estendere il periodo fino al 2025.
Dopo, verrà stabilito un nuovo obiettivo ancora più ambizioso e consistente. L'Unione Europea è stata in prima linea negli sforzi internazionali in merito agli accordi sul clima.
Il G7 e gli obiettivi della Merkel
Il vertice G7 ha evidenziato l'impegno delle potenze mondiali per il mantenimento dei mercati aperti e la lotta al protezionismo.
Gli Usa, però, stanno rivedendo le proprie politiche sui cambiamenti climatici e l'accordo di Parigi. Si presume, quindi, che la collaborazione degli Stati Uniti verrà meno. La Merkel ha quindi sollecitato gli europei a unirsi di fronte alle nuove politiche di divergenza con gli Usa, il tema Brexit e altre sfide, pur mantenendo -questa è la sua raccomandazione- relazioni amichevoli con Stati Uniti, Regno Unito e Russia.