Archiviata la prima decade del mese di luglio, vi mostriamo quanto emerso dagli ultimi sondaggi politici di INDEX Research. L'istituto di ricerche ha interpellato gli italiani sulle loro preferenze, ed il quadro che emerge va a premiare nettamente il Centrodestra. Rimane invariata la situazione del Pd, mentre subisce un netto calo il Movimento 5 Stelle. Di seguito, vi illustreremo nel dettaglio quanto riportato dalle intenzioni di voto.

INDEX Research: bene i piccoli partiti

Il dato più clamoroso rispetto al mese scorso riguarda il M5S. I grillini hanno perso parecchio terreno (-2,1%), scivolando fino al 28%. Il vantaggio sul Partito Democratico è praticamente dimezzato, nonostante quest'ultimo sia rimasto fermo al 26,4% (=). A compiere passi in avanti sono stati i partiti del Centrodestra che, come coalizione, fa registrare una grossa impennata (+1,6%), portandosi al 34,6%. Abbiamo Lega Nord al 13,9% (+0,8%) e Forza Italia al 13,4% (+0,3%).

Si porta al di sopra della soglia di sbarramento del 5% Fratelli d’Italia, che grazie ad un incremento dello 0,4% viene attestato al 5,3%.

Vanno di pari passo gli altri partiti del Centrosinistra (+0,4%), che si portano al 4,8%. Resta invariato il valore di Sinistra Italiana (2,2%), mentre Alternativa Popolare fa registrare una leggera ripresa (+0,1%), salendo al 2%. Ci sono poi gli altri partiti del Centrodestra al 2%, così come le rimanenti liste.

IPSOS: il 31% degli elettori vuole un CDX unito

IPSOS, per il "Corriere della Sera", ha posto delle domande relative al Centrodestra. Agli italiani è stato chiesto se sarebbe fattibile una lista unica con Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Il 44% degli intervistati ha risposto "No" perché ci sono troppe differenze tra i partiti. Solo il 31% ha risposto "Sì", sottolineando come le affinità per mettere a punto un programma comune ci siano.

Il rimanente 25% non ha saputo rispondere.

È stato poi chiesto con chi dovrebbe allearsi il Centrodestra, qualora non si dovesse ottenere una maggioranza. Il 46% ha risposto "Con nessuno", mentre il 17% ha indicato il M5S come risposta. C’è poi il 9% che ha puntato il dito verso il PD, mentre il restante 28% non sa.

Chiudiamo con il capitolo inerente il leader da candidare come Premier. Il 38% vorrebbe Silvio Berlusconi, mentre il 35% opterebbe per Matteo Salvini. Soltanto il 13% sceglierebbe Giorgia Meloni, poi troviamo Giovanni Toti (7%), Luca Zaia (4%), e il 3% non sa.

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