La crisi nell'area coreana è spaventosa. La Corea del Nord sembra non avere altri obiettivi se non quelli di voler distruggere gli Stati Uniti ed invadere la Corea del Sud. Da diversi giorni ormai si parla solo di questo, dai test nucleari di Kim Jong-un alle minacce di Trump e le risposte del premier coreano. Insomma sembra un'escalation senza fine, tanto che un famoso giornalista italiano è arrivato a supporre che l'obiettivo di Trump non sia la Corea del Nord.

"La crisi nordcoreana è un pretesto"

Il leader coreano Kim Jong-un, da quanto riportato dalle varie testate giornalistiche occidentali, sembra davvero un folle. Vuole scatenare una guerra nucleare che per ovvi motivi non avrà alcun vincitore, ma solo sconfitti. Forse l'intera umanità sarà spazzata via da un conflitto atomico, le tecnologie ormai sono così avanzate e potenti da mettere paura a chi le ha progettate. Secondo Giulietto Chiesa, noto giornalista che affronta spesso temi scottanti rasenti il complottismo, è stato intervistato da Intelligonews. L'ex inviato dell'Unità è sempre più convinto che una guerra contro la Corea del Nord avverrà al più presto: c'è un però, secondo Chiesa non sarà Kim ad attaccare per primo.

"Gli americani stanno chiudendo una ad una le porte del dialogo... io ritengo che a dare il via a questo conflitto saranno gli Stati Uniti": con queste parole il giornalista Chiesa scommette che saranno gli USA a cominciare per primi. Mentre, dice, tutta l'opinione pubblica italiana penserà che il primo sarà Kim Jong-un. L'opinione di Chiesa, seppur per alcuni di fantasia, non è infondata. I diversi test nucleari condotti finora da Kim hanno dato un pretesto non indifferente agli americani di armarsi insieme a tutti i loro alleati.

Gli Stati Uniti puntano alla Cina

Come scrivevo poc'anzi, secondo Chiesa, la crisi militare e diplomatica c'è. Ma gli Stati Uniti la starebbero utilizzando per i loro interessi strategici.

Tutta questa tensione internazionale ha dato modo agli Stati Uniti di rafforzare la loro presenza navale, aerea e tattica in Sud Corea e nel Mar del Giappone che, guarda caso, circondano la Cina. Così portando le flotte militari, armate di tutto punto, vicino alla Cina senza che l'opinione pubblica ci faccia caso. Inoltre gli States hanno piazzato diverse piattaforme di lancia-missili in Corea del Sud e compiuto schemi e strategie che potrebbero tornare utili in un probabile scontro con il grande Paese asiatico.