Con la vittoria alle regionali siciliane Silvio Berlusconi è rinato. Sarà il profumo delle Elezioni politiche o i sondaggi che lo danno in testa sulla concorrenza, ma l’ex Cavaliere è uscito dal cono d’ombra nel quale si era rifugiato e non ha intenzione di lasciar spazio a nessuno. Un’indole che se da una parte riconsegna ai moderati il loro più che ventennale candidato premier, dall’altra ha finito col creare qualche dissapore con gli indispensabili alleati nel Centrodestra.

Il modus operandi di Berlusconi, del resto, non lo si può scoprire alla veneranda età di 81 anni. In politica, nelle aziende, nel calcio, il suo essere l’uomo solo al comando ha amplificato la contrapposizione tra fedelissimi e acerrimi rivali. L’ex Cavaliere vive di un protagonismo viscerale, quasi maniacale, che lo ha contraddistinto in tutti i contesti dove ha fatto capolino. Ora i talk più importanti della televisione italiana fanno a gara per averlo ospite concedendogli non solo spazio, ma libertà assoluta. Forse troppa in considerazione di una campagna elettorale che si concentrerà sul piccolo schermo con innumerevoli confronti (diretti o indiretti).

Anche da Fazio a Che tempo che fa, Berlusconi ha fatto il Berlusconi costringendo l’interlocutore ad assecondarlo più che a guidarlo. E dall’assolo ha tirato fuori dal cilindro un nome nuovo da spendere per Palazzo Chigi.

Conigli dal cilindro

In attesa della pronuncia della Corte di Strasburgo, Berlusconi è consapevole di dover cercare un’alternativa per la sua incandidabilità. L’ultimo profilo da spendere trovato, lanciato e probabilmente già bruciato è quello del generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli. Un amico di lunga data dell’ex Cavaliere che però, stando a quanto rivelato dal diretto interessato con un certo stupore, non sente da circa otto anni. Più probabile che Berlusconi da Fazio abbia colto al balzo l’occasione per lanciare un avvertimento tra le righe ai suoi alleati.

L’ex Cavaliere non intente in alcun modo, qualunque sia la pronuncia di Strasburgo, lasciare campo libero a Matteo Salvini. Proprio il leader della Lega ha risposto per le rime alla provocazione replicando dai microfoni di Radio 24: “Questa di Gallitelli premier non l’avevo mai sentita anche se lo conosco e lo stimo”. Per ciò che concerne il programma di governo con tanto di architettura del Consiglio dei Ministri condivisa con gli alleati annunciata da Berlusconi, Salvini ha replicato così: “Ma figuriamoci! Non abbiamo sottoscritto il programma comune, l’età pensionabile, l’aliquota fiscale, la legittima difesa e la riforma della scuola. Volete che abbiamo sottoscritto il numero di ministri?

”.

M5S nel suo mirino

Se permangono i dubbi nel Centrodestra su chi sarà il prossimo candidato premier, le certezze invece riguardano gli avversari da battere. Nel suo tour televisivo Berlusconi ha puntato il dito in primis contro il Movimento5Stelle denigrando il passato professionale di Luigi Di Maio. “Ha un bel faccino - ha affermato sarcasticamente - ma si è iscritto a legge e ha fallito, si è iscritto a ingegneria e ha fallito”. “Ha fatto solo lo steward al San Paolo - ha aggiunto - per vedere gratis le partite del Napoli”. L’ultimo bersaglio prediletto delle battute dell’ex Cavaliere ha incassato il tutto con una certa filosofia, contrattaccando il rivale dal punto di vista politico. “Mio padre votava Berlusconi perché aspettava la rivoluzione liberale - ha affermato Di Maio - per la riduzione delle tasse e la sburocratizzazione dello Stato, ma in venti anni non è stato capace”.

Una rivoluzione (e questa è la vera notizia) che il candidato dei Cinquestelle ha promesso che “faremo noi”. A ricambiare Berlusconi con la stessa moneta è stato invece Alessandro Di Battista, ospite nel salotto di Lilli Gruber: “Ormai è un disco rotto che dice le stesse cose dal 1994”. “Ha paura del M5S - ha proseguito - perché sa che con la nostra legge anti-corruzione il suo partito si svuoterebbe”.