Qual è l’obiettivo di Matteo Renzi? È questo l’interrogativo più comune dentro e fuori a un Partito Democratico sempre più in difficoltà. L’ultima assemblea dei dem ha sancito sì la benedizione al nuovo segretario, Maurizio Martina, ma ha confermato tutti i dubbi legati al futuro. Dopo il suo passo indietro Renzi non è mai andato via ma, anzi, ha lavorato ancor di più alacremente nell’ombra per organizzare le truppe in vista di una pronta riscossa. È stato lo stesso ex premier a promettere battaglia ai suoi detrattori interni in vista del prossimo congresso.

Renzi non ha risparmiato aspre critiche nemmeno a Paolo Gentiloni che fu da lui designato per la successione dolorosa a Palazzo Chigi. Un attacco che ha sollevato nutrite polemiche. “Sono sbagliate e ingiuste” ha spiegato senza mezzi termini Martina, che oggi rappresenta un PD a dir poco moribondo. Contro lo strapotere di Renzi hanno tentato di far quadrato altri volti di spicco del partito a cominciare dal sindaco di Milano, Beppe Sala: “Non è più la guida e non sarà candidato alla segretaria”. Nonostante le diatribe interne Renzi ha trovato il tempo per lanciare il suo progetto di divulgazione culturale televisiva fuori dai Palazzi della politica. Pare che Mediaset gli abbia aperto le porte per condurre il suo primo programma in prima serata. Da premier a novello Alberto Angela il passo è breve.