Forse la pausa pasquale potrà portare consiglio, o forse no. Il Pd è in stand-by, una fase zen che può aiutare a capire le cause della sconfitta, se sfruttata nel modo giusto. A pochi giorni dalle consultazioni al Quirinale, all'interno del Partito Democratico sembrano venire a formarsi due anime: quella del "tocca al loro" e quella governista.

La linea ferma dell'opposizione è portata avanti da Matteo Renzi fin dal 5 marzo, quando in conferenza stampa dichiarò che l'Italia ha una situazione Politica in cui chi ha vinto politicamente non ha i numeri per governare e che il Pd avendo detto in campagna elettorale no a un governo con gli estremisti non avrebbe fatto un governo con gli estremisti e sarebbe rimasto all'opposizione.

Parole ferme che continuano a essere ribadite dall'ex segretario il quale, nella sua ultima enews, torna sul punto: "La situazione politica è chiara: il PD starà all’opposizione. E stando all’opposizione potrà dare un aiuto al Paese portando un clima di civiltà e rispetto del Governo che nei nostri confronti purtroppo non c’è stato. L’opposizione si può fare bene". La forza di Renzi si presenta inequivocabilmente sul gruppo parlamentare del Senato: secondo un retroscena di Repubblica è stato condotto un sondaggio allo scopo di testare l'eventuale disponibilità dei parlamentari dem a sostenere un governo del M5s, il risultato vede la Camera traballante con una più incisiva influenza dell'ala governista, mentre il Senato chiaramente piegato sul "tocca a loro".

Il ministro della giustizia Orlando ha rilasciato un'intervista al Corriere: 'Non basta dire tocca a loro, dialogo con M5s doveroso'

Una chiara apertura nei confronti dei pentastellati e del capo dello Sato, ma non ancora definitiva. Altro esponente iscrittosi all'ala governista e dialogante è il ministro Franceschini, da sempre uno dei più influenti esponenti del Pd. Intervenendo nel corso dell'assemblea dei deputati democratici, il ministro della Cultura ha preso la parola chiedendo l'apertura di un dialogo interno con lo scopo di rivedere la posizione del partito in vista delle consultazioni, lo stop di gran parte del partito non è tardato ad arrivare. Nonostante tutto il Pd - appena qualche settimana fa - avesse deciso la propria linea in direzione: opposizione.

Le cose possono cambiare nel caso in cui le trattative tra Lega e grillini dovessero impantanarsi; in quel caso il Pd potrebbe tornare in gioco, soprattutto attraverso il richiamo alla "responsabilità istituzionale".