Si attendono delle consultazioni molto accese. Un mese di consultazioni. Un tempo che può sembrare infinito. Il paese è senza guida e trovarne una sembra estremamente difficile. Si susseguono le teorie, le ipotesi, i nomi eminenti, le idee da fantapolitica. Ognuno dice la sua. Uno di questi è il fondatore di Link University, realtà che sembra essere molto cara ai grillini. Vincenzo Scotti, ex ministro DC di lungo corso infatti vede distante l’ipotesi di governo “Legastellato”. Troppo diversi Lega e Movimento, troppo distanti e in antitesi. Come si può pensare che possano formare un governo insieme?

Dubbi e accordi

Il clima all’interno dei palazzi sembra dubbioso; Giorgetti, eminenza grigia leghista non è soddisfatta dagli atteggiamenti dei 5 Stelle, Di Maio insiste a dire che vuol fare il premier, ma le vecchie volpi della politica come Calderoli si dicono sicuri che dovrà prima o poi fare un passo indietro riflettendo sul da farsi. Voci di corridoio vogliono un Silvio Berlusconi dubbioso, non convinto dell’effettiva efficacia di un’unione centrodestra cinquestelle, né che il treno possa effettivamente partire.

Spunta fuori anche Matteo Renzi, che è pronto a dare consigli politici e valutare le proposte pentastellate, ribadendo però che dovranno essere loro ad andare da lui e non il contrario.

Un Renzi rinvigorito, forte del peso all’interno dei gruppi parlamentari del Partito Democratico ritrovato nelle scorse giornate. In tutto questo si inserisce il leader del carroccio Matteo Salvini, che da navigato uomo politico lavora sull’alleanza con Di Maio, per convincerlo effettivamente che l’unione tra grillini e centrodestra sia l’unica strada possibile.

Forza Italia poi, è in preda al gossip politico. C’è chi vede lo scontento di Romani, c’è chi assicura che circa 50 parlamentari siano pronti a fare un gruppo autonomo per sorreggere il governo giallo-verde (Alfano bis); c’è chi auspica che si crei un partito coi moderati del PD in stile En Marche! di Macron.

L’idea Giorgetti

E così mentre si cerca di incontrare tutti e di parlare con tutti, magari di legarsi per ottenere quei voti che mancano, c’è chi ipotizza le figure che potrebbero andare a Palazzo Chigi, soddisfacendo Salvini e placando Di Maio, che in molti giurano che a breve smetterà di fare muro perché il dado è ormai tratto.

E una di queste figure è proprio Giancarlo Giorgetti, l’eminenza grigia della Lega citata qualche riga sopra. Un nome che compare su qualche bocca dell’area del centrodestra come il forzista Marin o il leghista Volpi. Ma anche il sottosegretario di area dem Antonello Giacomelli non sembra inorridito dall’idea. Fantapolitica forse, spetterà a Sergio Mattarella chiarire a tutti le idee.