I rappresentanti della Lega, Matteo Salvini compreso, non hanno avuto nemmeno il tempo di insediarsi al governo, che subito vengono sottoposti a un fuoco di fila di accuse di omofobia, xenofobia e fascismo. Ad andare controcorrente è lo scrittore calabrese Nino Spirlì, dichiaratamente gay e autore, tra gli altri, del romanzo ‘Diario di una Vecchia Checca’. Dal suo blog, ospitato sulle pagine dell’edizione online de Il Giornale, Spirlì ha deciso di scrivere una lettera aperta al neo ministro dell’Interno Salvini per difendere il ‘vecchio amico’ Matteo e per fare gli auguri di buon lavoro a quello che lui stesso definisce il “Governo del Cambiamento”.

I pensieri di una vecchia checca su Salvini

‘I pensieri di una vecchia checca’. Si chiama così il blog dello scrittore gay, originario di Taurianova in provincia di Reggio Calabria, Nino Spirlì. In occasione della Festa della Repubblica, celebrata il 2 giugno, Spirlì decide di indirizzare una “Lettera aperta al ministro degli Interni” Matteo Salvini. “Caro Salvini”, questo l’incipit della missiva che non lascia spazio ad interpretazioni sul giudizio dell’autore di ‘Diario di una Vecchia Checca’ sul segretario leghista. Spirlì si dichiara entusiasta e gioioso per la nascita del “Governo del Cambiamento”.

Dice di sentirsi “più italiano, più sereno, più fiducioso” e ricorda il giorno del primo incontro con Salvini, più di due anni fa, in occasione del quale si strinsero la mano e lui ebbe la sfrontatezza di regalargli una copia del suo romanzo.

‘Ci troviamo d’accordo su tutto’

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare della comunità gay, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del ministro leghista della Famiglia, Attilio Fontana (secondo il quale per la legge le famiglie gay non esistono), Nino Spirlì dichiara di trovarsi d’accordo quasi su tutto con Matteo Salvini: dalla percezione dell’Italia come “Casa degli italiani” alla necessità della sicurezza e del Lavoro per i più deboli e per le famiglie italiane che, a detta del gay Spirlì, dovrebbero essere composte “come il Creatore, la Natura e il Buonsenso dettano insieme”.

Altri punti fondamentali del pensiero politico dello scrittore sono l’amore per la Patria, la “Fratellanza Nazionale” e la difesa delle Forze dell’Ordine. Insomma, un omosessuale atipico rispetto ai cliché più diffusi.

La polemica con Monica Cirinnà: ci sono ministri omosessuali

Nelle ultime ore, Nino Spirlì ha creato scalpore rispondendo su Facebook al senatore del Pd Monica Cirinnà, la quale aveva scritto di “fascisti” nel governo “più omofobo e pericoloso per i diritti civili”. Lo scrittore gay, noto per non avere peli sulla lingua, secondo quanto riportato anche da strettoweb.com, ha risposto con una provocazione. “Omofobo? Con omosessuali ministro?”, ha scritto, aggiungendo che sarebbe comunque molto meglio di un non meglio precisato “ex ministro ghei”, descritto come suo “vicino di casa”, il quale “trasportava marchettari con l’auto blu”. Ovviamente i nomi dei presunti ministri omosessuali presenti nella compagine giallo-verde Spirlì non li fa.