113 milioni di elettori americani si sono mobilitati per le elezioni di Midterm: la sfida si è conclusa con un consolidamento dei repubblicani al Senato (51 seggi a 46) e la vittoria dei democratici alla Camera dei rappresentanti che conquistano la maggioranza con 225 seggi rispetto ai 197 degli avversari. Il partito democratico strappa anche sei governatori ai repubblicani ma perde l'occasione di conquistare stati strategici come Texas, Florida e Georgia.
I repubblicani hanno attualmente 26 governatori contro 23 dei democratici.
Una nazione polarizzata pro o contro Donald Trump
Secondo gli osservatori, i successi in campo economico, con disoccupazione ai minimi, salari in fase di rivalutazione e sgravi fiscali hanno giocato a favore del presidente Donald Trump, impedendo l'onda blu in entrambi i rami del Congresso che i democratici si auguravano, ma il risultato elettorale dimostra una crescente radicalizzazione. I repubblicani di fede trumpiana sono infatti aumentati, sia in congresso, sia tra i governatori, mentre i democratici hanno eletto molte donne e rappresentanti delle minoranze che puntano a riforme drastiche in campo economico e sociale.
Per la prima volta, infatti, entrano in Congresso esponenti democratiche di fede islamica come Rashida Tlaib, di origine palestinese, e Ilhan Omar, rifugiata somala, ma anche ispaniche giovanissime come Alexandria Ocasio-Cortez, di soli 29 anni, e Sharice Davids e Debra Haaland, entrambe native americane. Non mancano figure dichiaratamente omosessuali come il nuovo governatore dell'Oregon Jared Polis e la stessa Haaland, che alimentano la contrapposizione con i repubblicani, molto più legati ai valori della società tradizionale.
Considerando che le donne elette sono almeno un centinaio, i media hanno definito queste elezioni di medio termine come onda rosa. A questo riguardo, Renato Zuccheri ha pubblicato sul Giornale un approfondimento dedicato all'elettorato femminile che è in prevalenza democratico tranne che tra le elettrici caucasiche.
Il 48% ha scelto infatti i repubblicani, compreso il 38% delle donne laureate. Nei quartieri più esclusivi, al contrario, le donne bianche in possesso di alto reddito e prospettive di carriera hanno votato al 60% per i democratici.
I repubblicani hanno tuttavia compensato l'erosione di consenso nelle zone benestanti con il voto proveniente dalle aree rurali, industriali, post industriali e periferiche nelle quali Trump ottiene crescente successo, perché l'immigrazione senza controllo non è considerato solo un problema di criminalità, ma anche un rischio di impoverimento per la chiusura di molte attività commerciali a causa dello scarso potere d'acquisto dei nuovi immigrati.
Sfide e prospettive nell'America di Donald Trump
Trump considera il risultato un successo superiore alle aspettative anche se la camera a maggioranza democratica imporrà condizionamenti soprattutto riguardo l'ulteriore riduzione fiscale per la classe media e il controllo sull'immigrazione. Il presidente è tuttavia convinto di arginare il maggiore spazio di manovra dei democratici grazie ai suoi ampi poteri in politica estera e al controllo del Senato che gli garantisce la ratifica dei trattati internazionali, la nomina di funzionari governativi e dei giudici federali.
Il problema dei democratici è inoltre la mancanza di un leader di riferimento e di un programma che accomuni le varie anime del partito e le figure emergenti tra le minoranze; considerando che Ocasio-Cortez e il mancato governatore della Florida, l'afroamericano Andrew Gillum, sono tra i più convinti sostenitori delle teorie socialiste di Barney Sanders, rieletto senatore nel Vermont.
Ma difficilmente gli elettori moderati potranno accettare le loro proposte di sanità gratuita per tutti e netto incremento delle prestazioni statali, che comporterebbe aumento di tasse con rischio di minore competitività delle imprese, riduzione del potere di acquisto e calo dei consumi interni, da cui dipende gran parte del Pil statunitense; proprio nel momento in cui gli americani godono di un periodo di netta crescita economica.
Riguardo infine i dossier scottanti come il Russiagate, i contrasti con Fbi e le accuse di evasione fiscale, che i democratici vogliono utilizzare per giustificare la richiesta di impeachment, occorre ricordare che la messa in stato d'accusa del presidente non è realizzabile senza la maggioranza di due terzi al Congresso, quindi Trump ritiene di poter navigare in acque forse meno tranquille ma non sufficientemente tempestose da impedirgli la ricandidatura alle elezioni del 2020.