Ieri, mercoledì 7 novembre, il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, ha ricevuto a Montecitorio una delegazione di Alleanza Romanì, rete di associazioni e attivisti rom e sinti in Italia.

Alleanza Romanì ha presentato in particolare al presidente Fico tre punti ritenuti importanti per favorire il rispetto, il riconoscimento e l'inclusione sociale e civile delle comunità rom e sinti in Italia. In particolare è stato richiesto il riconoscimento dello sterminio razziale di Rom e Sinti operato dai regimi nazifascisti per restituire la dignità offesa da un crimine inumano.

Il riconoscimento alla più grande minoranza italiana dello status di minoranza storico-linguistica per il pieno esercizio dei diritti e dei doveri di cittadino. E infine l'applicazione della "Strategia nazionale di inclusione di Rom Sinti e Caminanti", che venne approvata in passato dal Governo italiano ma che ancora è inapplicata.

L'incontro fra il presidente Fico e la delegazione delle associazioni Rom

E' stata la stessa Alleanza Romanì, nelle scorse ore, a rendere noto l'incontro attraverso un comunicato stampa e diffondendo su Facebook diverse foto dello stesso, scattate nello studio del presidente della Camera dei Deputati.

A proposito di tale incontro abbiamo intervistato in esclusiva Alievski Musli, attivista dell'associazione StayHuman, anche lui presente all'incontro, il quale ci ha detto: "Con il presidente Fico abbiamo parlato un po' di tutto.

In particolare di integrazione, sostegno e supporto delle comunità rom. A partire dalla dispersione scolastica che i bambini rom subiscono, soprattutto dopo i vari sgomberi avvenuti di recente a Roma e a Napoli. Per colpa di questo molti bambini non hanno più potuto frequentare la scuola. In provincia di Foggia ad esempio c'è un campo nomadi dove da alcuni mesi non passa più lo scuolabus e i bimbi sono costretti a fare 3 km a piedi per arrivare a un autobus che poi li accompagna a scuola.

Inoltre abbiamo parlato delle direttive europee sull'inclusione dei rom. Oltre alla ricorrenza del 2 agosto, quando nel 1944 moltissimi rom e sinti dello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau vennero uccisi: quest'anno in tal ricorrenza c'è stata una manifestazione internazionale di protesta contro le discriminazioni che avvengono in tutta Europa.

Abbiamo parlato anche della possibilità di creare un movimento europeo rom, che porti le nostre comunità nelle istituzioni nazionali e sovranazionali".

Infine Alievski Musli ha concluso: "Abbiamo portato la nostra voce alla terza carica dello Stato: anche noi esistiamo e vogliamo portare la nostra voce e presenza. Cerchiamo una strada per superare pregiudizi e strumentalizzazioni politiche. Io personalmente ho poi invitato Fico a cena benefica che il 1° dicembre servirà a devolvere fondi a un'associazione napoletana ("Figli in famiglia") che lavora coi ragazzi più a rischio dei quartieri disagiati di Napoli. Visto che il presidente è napoletano mi farebbe molto piacere se venisse".

Roberto Fico non è il primo presidente dell'assemblea di Montecitorio che "ospita" una delegazione di rom e sinti nel proprio studio. Già lo scorso anno una delegazione di Alleanza Romanì aveva infatti incontrato la precedente presidente della Camera, ovvero Laura Boldrini.