Sabato 10 novembre il partito Liberi e Uguali si è definitivamente sciolto. Il coordinamento di Articolo 1 – MDP ha infatti annunciato il suo abbandono dal partito, dichiarando di volersi gettare in progetti del tutto nuovi. I coordinatori del partito diretti dal segretario Roberto Speranza hanno rivelato di aver intenzione di creare una nuova forza di sinistra. Un altro piano di lavoro in cui la sinistra italiana ha cercato di coalizzarsi è dunque fallito, dopo diverse sconfitte e abbandoni.

Il primo a lasciare fu Pippo Civati che, mancata la rielezione alla Camera, criticò la creatura Politica e abbandonò. Anche la Boldrini, dopo la riconferma al Parlamento, ha iniziato ad allontanarsi dal progetto.

Il progetto è fallito

Il partito Liberi e Uguali non è nemmeno arrivato a festeggiare il suo primo anno di nascita. Una della causa riconducibili alla non riuscita del progetto sta sicuramente nei disaccordi tra i principali componenti. Il partito sembra dunque essere acqua passata, anche se forse continuerà ad essere formalmente unito alla Camera, dove 14 deputati del gruppo hanno preso la decisione di formare una fazione a se stante.

Non si sa bene quale sarà il destino del nome e del simbolo di Liberi e Uguali: pare proprio che Grasso voglia continuare ad usufruirne, ma ancora nulla di certo.

Le aspirazioni di Liberi e Uguali

Liberi e Uguali nacque il 3 dicembre 2017 con l'intento di attirare tutti coloro che non erano rimasti soddisfatti dal Partito Democratico e da Matteo Renzi. L'alleanza aveva come scopo principale quello di raccogliere consensi tra donne, uomini e giovani che non avevano per niente apprezzato l'operato del PD. In tanti collegi presenti nel centro Italia, Liberi e Uguali era considerato il 'punto' decisivo per il trionfo o l'insuccesso del partito democratico.

Alle elezioni però, l'esito non è stato per nulla soddisfacente: il partito ha ottenuto solo un milione di voti e cioè il 3,4% del totale.

Lo scarso risultato ha fin da subito iniziato a mettere in dubbio tutto quanto il progetto di LeU. Di mese in mese il partito ha cominciato a disgregarsi, con i vari componenti che iniziavano a prendere le distanze.

Lo scorso 3 novembre, Grasso e Sinistra Italiana hanno messo nero su bianco l'intenzione di creare un partito di sinistra che si differenzi da quelli attualmente esistenti, con una propria personalità e delle idee politiche limpide.