Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, ha dichiarato di aver inviato una lettera ufficiale al Ministro Salvini con la richiesta "di poter procedere ad un referendum consultivo sulla TAV Torino-Lione". La data individuata sarebbe il 26 maggio, per sfruttare la concomitanza con le elezioni europee, regionali e locali.

Cosa chiede il Referendum TAV

Riportando testuale dalla lettera pubblicata: "Tale consultazione riguarderebbe l'impegno per la Regione Piemonte di attivarsi in tutte le sedi per la rimozione degli elementi di impropria protrazione delle attività di realizzazione dell'opera e degli effetti negativi immediati sia sul territorio, per la mancata attivazione dei cantieri di lavoro, sia prospettici conseguenti all'isolamento del territorio dai grandi collegamenti di trasporto europei".

In pratica Chiamparino, in caso di vittoria del SI, vorrebbe spingere il Governo a far partire i lavori al più presto possibile, dopo tanti anni di incertezza e rimandi, dopo numerosi studi di fattibilità ed analisi costi-benefici, a volte discordanti tra loro.

Ennesimo rinvio della TAV?

L'accelerazione ufficiale arrivata direttamente per mano di Chiamparino si è verificata dopo quello che sembra essere l'ennesimo rinvio sulla questione TAV Torino-Lione: ieri infatti Telt, la società partecipata Italo-Francese, ha ufficialmente pubblicato gli avvisi per i bandi dopo l'ultima settimana di tensioni, ma le due forze al Governo hanno gioito per motivi apparentemente opposti.

Mentre Salvini si dichiarava soddisfatto dell'avanzamento dell'opera, infatti, il MoVimento 5 Stelle all'opposto annunciava un presunto rinvio dell'opera.

Da qui la dichiarazione del Governatore piemontese del Pd, che ha denunciato il tentativo di far slittare la decisione definitiva post voto delle Elezioni Europee. Sergio Chiamparino si è anche mostrato "irritato" per il comportamento del Premier Conte e del titolare del dicastero delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, da cui aspetta invano, da oltre un anno, una convocazione per un incontro risolutivo sulla questione. Proprio per questo Chiamparino si vuole fare promotore di un referendum sulla TAV che però, specifica, "non è un referendum, ma una consultazione popolare per far pronunciare i piemontesi vista la situazione quantomeno ingarbugliata.

E farlo nello stesso giorno delle elezioni, il 26 maggio, per evitare di far spendere 15 milioni per fare seggi ad hoc".

La risposta M5S sulla TAV

Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato, ha risposto al presidente Chiamparino annunciando un bilaterale con la Francia per ridiscutere l'opera nella sua interezza, sostenendo inoltre che la nazione transalpina non ha ancora neppure stanziato una cifra nel bilancio per il completamento dell'opera.

Vedremo nei prossimi giorni quali saranno gli sviluppi di questa vicenda.