La seconda giornata della festa di Atreju ha visto come protagonista assoluto Viktor Orban, il Primo Ministro Ungherese, tra i politici più a destra d'Europa. "La Meloni in Ungheria sarebbe una centrista rispetto a me", con questa affermazione, accompagnata da sarcastiche risate Orban ha iniziato il suo discorso dal palco dell'isola Tiberina a Roma, facendo capire subito che personaggio è.

Nel suo lungo monologo Orban ha esposto il suo credo ed ha bacchettato il nuovo governo italiano di Giuseppe Conte, scatenando le reazioni di Di Maio e Zingaretti.

Per la Meloni Orban è un patriota

Alla festa organizzata da Fratelli d'Italia, Orban è salito sul palco con un mazzo di fiori per Giorgia Meloni. La vicinanza alle idee di Orban da parte del partito della Presidentessa Meloni è innegabile, anche se Orban è molto più estremo come posizioni e come ideologie. "Non ho paura di dire ciò che penso e ciò che pensano gli ungheresi, il mio governo è in piedi senza coalizioni", parole dure di Orban.

La Meloni lo reputa un p La Meloni lo reputa un patriota atriota vero, un modello da seguire "che dimostra come una Europa diversa sua possibile".

Zero musulmani in Ungheria

Famiglia, immigrazione, religione, questi i punti salienti del credo di Orban con la folla, accorsa in massa che lo ha più volte interrotto durante il discorso, con applausi scroscianti. La platea presente sotto il palco ha intonato in onore del leader magiaro, "Avanti ragazzi di Buda", canzone inno della rivoluzione ungherese del 1956. "È la più bella canzone della nostra rivoluzione contro l'oppressione sovietica ed è stata scritta da italiani", così Orban, visibilmente commosso ha ringraziato il pubblico per l'inatteso omaggio.

"In Ungheria siamo per zero musulmani", questa probabilmente la dichiarazione più forte di Orban che dimostra come la difesa dei confini di Orban vada bene oltre il contrasto agli immigrati irregolari, sfociando anche in contenuti religiosi. Tutto in regola secondo il Primo Ministro poiché la Costituzione Ungherese si fonda sulla cristianità e sulla famiglia che deve essere incentrata su un uomo ed una donna.

Attacchi al governo Conte

Dal palco il leader ungherese ha accusato il nostro governo di essere anti-popolo. Le sinistre in Europa, secondo Orban, hanno aperto all'immigrazione per motivi elettorali, di opportunità. "Hanno importato elettori con l'immigrazione indiscriminata, ma sono musulmani e non avalleranno mai politiche cristiane", questo l'Orban pensiero.

Nel monologo, una menziobe cona per Silvio Berlusconi, l'unico secondo Orban che in un Consiglio dei Ministri dichiarò che bombardare la Libia ed uccidere il suo dittatore Gheddafi avrebbe causato l'esodo massiccio di profughi verso l'Europa. "Non è vero che l'Ungheria non vuole aiutare l'Italia sui migranti perché non la si aiuta accettando la ripartizione dei migranti", così Orban ha risposto al Presidente Conte intervenuto ad Atreju ieri mattina. Per Orban l'Ungheria non dirà mai si alle quote di ripartizione dei migranti ma se l'Italia vuole una mano a gestire i rimpatri allora l'Ungheria c'è.

Le reazioni di Di Maio, Zingaretti e anche Renzi

Giù le mani dall'Italia è più o meno il contenuto dei commenti di Di Maio alle parole del leader ungherese.

"Orban non può parlare del popolo italiano che non conosce, non può fare il sovranista con i confini Italiani, non li permetto", queste le dure parole del Ministro degli Esteri Di Maio. Gli fa eco il segretario del Pd Zingaretti che chiede ad Orban di tornare a fare danni in Ungheria, lui che è un nemico dell'Italia e dell'Europa. Renzi invece accusa la destra italiana di essere a favore dell'Ungheria e di essere contraria al bene del popolo italiano.