Il neo Ministro dell'istruzione Lorenzo Fioramonti ha lanciato una proposta piuttosto singolare: quella di tassare biglietti aerei, merendine e bibite gassate come mini intervento fiscale e poter, così, reperire un miliardo e mezzo di euro nel 2020 da destinare alla Scuola. Il Ministro propone, infatti, di far pagare una '' Iva strategica'' di 1 euro sui voli nazionali e 1,50 su quelli internazionali. Oltre alla tassa sui biglietti aerei, Lorenzo Fioramonti vorrebbe estendere l'imposta anche sulle merendine e su tutti quei prodotti dolciari industriali e bibite gassate e zuccherate, destinati soprattutto ai bambini, ritenuti dannosi e nocivi per la salute.

Mini-manovra fiscale

La mini-manovra fiscale, come già anticipato, permetterebbe di recuperare circa un miliardo e mezzo di euro, cifre destinate alle scuole ma anche a finanziare la ricerca e la formazione a favore della salute e dell''ambiente. L'idea del Ministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonte è stata lanciata ed esposta in un'intervista durante la trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa e rilanciata con un post sul proprio profilo Facebook mediante la pubblicazione del video dell'intervento alla trasmissione. Questi micro-interventi fiscali sui consumi che fanno male alla salute e all'ambiente, secondo il neoministro dell'Istruzione, potrebbero servire a finanziare, oltre che le scuole, anche la ricerca e la formazione a favore di ambiente e salute.

Il Ministro chiede un miliardo per la ricerca e il resto da investire nella scuola, in particolare per aumentare lo stipendio ai docenti.

Il premier Conte appoggia la proposta

Il premier Giuseppe Conte, intervenuto ad Atreju 2019, la festa dei giovani organizzata da Fratelli d'Italia, ha parlato della proposta del ministro Fioramonti dichiarandosi favorevole ad appoggiarla.

Rispondendo a Bruno Vespa che lo ha intervistato sull'argomento, ha affermato che l'idea di tassare merendine e voli gli pare praticabile. Sull'ambiente Conte ha affermato che chiederà un patto con il mondo industriale e produttivo in modo da ottenere, progressivamente e con meccanismi incentivanti, un orientamento di tutto il sistema verso la transazione energetica.

Industria alimentare in allarme

Se il premier Conte sarebbe propenso ad appoggiare la proposta del Ministro Fioramonti, l'industria alimentare è invece contraria sostenendo che non si possono tassare i consumi alimentari, che hanno già perso 10 punti percentuali in 10 anni. Secondo alcune associazioni alimentari non esistono cibi buoni o nocivi ma solo abitudini alimentari errate che andrebbero combattute con un'educazione alimentare.