Come anticipato da diversi retroscena parlamentari nei giorni scorsi, il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, ha presentato un emendamento al decreto fiscale finalizzato a reintrodurre il cosiddetto scudo penale in favore di ArcelorMittal, la multinazionale nuova proprietaria delle acciaierie ex Ilva che ha da poco annunciato l’addio all’Italia. A confermare l’indiscrezione è stato il parlamentare renziano Gennaro Migliore, intervistato appena uscito da Montecitorio da un cronista del Fatto Quotidiano.
In precedenza, durante la Fiera di Ferrara, Matteo Salvini, inseguito dai giornalisti che gli chiedevano un parere sulla reintroduzione della protezione legale per ArcelorMittal, aveva dichiarato di essere disposto a tutto pur di salvare l’ex Ilva. Ma un eventuale voto comune tra renziani e salviniani potrebbe mettere seriamente in difficoltà il governo Conte, come affermato dallo stesso Premier. Insomma, il rischio di crisi di governo sarebbe altissimo in caso di temporanea alleanza tra Rezi e Salvini.
Il giudizio di Matteo Salvini sullo scudo penale per Arcelor Mittal: ‘Disposti a tutto’
Non appena si è diffusa la voce che Italia Viva avrebbe presentato un emendamento per reintrodurre lo scudo penale in favore di ArcelorMittal, i giornalisti si sono precipitati a chiedere l’opinione delle altre forze politiche.
“Non può essere una soluzione estendere lo scudo penale a tutti gli altri”, ha chiuso la porta la ex Ministra per il Sud del M5S Barbara Lezzi, ovviamente contraria alla tutela giudiziaria in favore degli indiani. Di tutt’altro avviso il leader della Lega. “Pur di salvare l'ex Ilva siamo disposti a tutto”, ha risposto deciso Matteo Salvini.
Gennaro Migliore conferma l’emendamento del partito di Matteo Renzi
Italia Viva ha presentato un emendamento al decreto fiscale per reintrodurre lo scudo penale a Ilva, allo scopo di togliere qualsiasi alibi all’azienda, spiega Gennaro Migliore nella mattinata di lunedì 11 novembre ad un cronista del Fatto. “In questo siamo d’accordo con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte - prosegue il parlamentare passato con Italia Viva di Matteo Renzi - non è certamente il tema dello scudo quello che consente alla Mittal di realizzare un recesso da quello che è l’impegno contrattuale.
In questo senso, noi appoggeremo la misura che intende assumere il governo. Noi pensiamo che ArcelorMittal debba essere chiara su quelle che sono le proprie intenzioni su bonifica ambientale e mantenimento dei livelli occupazionali”. Migliore prova anche a rassicurare Conte il quale, intervistato proprio dallo stesso quotidiano, aveva dichiarato che chi, come i renziani, ha presentato l’emendamento per ripristinare lo scudo, per togliere gli alibi ad ArcelorMittal, non tiene conto che è stato proprio lui a ricordare che la multinazionale non lo vuole questo scudo e che se ne sarebbe andata comunque perché il problema non è giudiziario ma industriale. “Intenzione è quella di trovare un’intesa con le altre forze di maggioranza, non di indebolire Conte”, conclude il fedelissimo renziano.