Roberto Calderoli non è affatto rassegnato all'idea che gli insulti arrivati al suo amico Gianluca Buonanno possano essere lasciati passare senza conseguenze: lo ha comunicato attraverso il proprio profilo Facebook lo stesso senatore della Lega, portando all'attenzione dei social le parole di un'esponente delle Sardine che hanno offeso la memoria del collega, anch'egli militante del Carroccio e vittima di un incidente stradale che lo ha strappato prematuramente alla vita.
Roberto Calderoli si è detto pronto a portare la vicenda in tribunale e a fare di tutto affinché chi si è reso responsabile di certe uscite finisca per pagarla nelle sedi opportune.
Buonanno è deceduto nel 2016
Gianluca Buonanno ha perso la vita il 5 giugno del 2016 in un sinistro dalle avvenuto l'autostrada A36, all'altezza di Gorla Maggiore, in provincia di Varese. Aveva cinquant'anni. Roberto Calderoli ha sottolineato la sua impossibilità ad accettare che si possa insultare un defunto ed ha manifestato la ferma intenzione di intraprendere azioni legali verso chi oltraggia la memoria di Buonanno.
A suo avviso i commenti trasuderebbero "disprezzo per la vita come per la morte di un uomo onesto" solo perché avrebbe difeso e portato avanti idee differenti da chi, invece, lo attacca in maniera pesante.
Calderoli annuncia che passerà alle vie legali
Buonanno ha sempre avuto posizioni conservative rispetto alla questione omosessualità ed è lo stesso Calderoli a sottolineare come le parole di offesa nei confronti di Calderoli proverrebbero da una persona che è una nota militante Lgbt. Tra le parole riportate dal senatore c'è una frase che contiene il passaggio più duro. In un testo più ampio in cui si fanno gli auguri di buon 2020 giocando sul cognome di Buonanno, compare, secondo quanto trascritto da Calderoli, una frase inequivocabile scritta dall'attivista: "Dal mio punto di vista chi è me...
da vivo, da morto rimane tale: Si chiama coerenza".
Il leghista ha annunciato battaglia sul fronte legale: Questa volta non si può farla passare liscia, presenterò una denuncia per i reati previsti per la gravità di questa infamia. Questa signora deve pagarla in sede processuale". E non è mancata una frecciata verso il movimento delle Sardine, rispetto alla possibilità che possano eventualmente essere orgogliose o meno di avere una "kompagna" (Calderoli ha scritto così) come la protagonista del post. Parole che, naturalmente, suonano anche come polemica politica, se si considera come il movimento sia nato con l'intento di usare toni diversi da quelli inopportuni che sarebbero utilizzati da leader sovranisti come Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
SI attende adesso di capire se arriverà una replica o se, eventualmente, le Sardine sceglieranno di prendere le distanze dalle parole arrivate nei confronti di Buonanno.