Il caso Lombardia resta sempre al centro della polemica Politica. Dopo l’apertura di diverse inchieste da parte della Procura e le perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza al Pio Albergo Trivulzio di Milano e anche nel palazzo della Regione, lo scontro è diventato ancora più acceso. Da una parte c’è chi, come il giornalista Marco Travaglio, sostiene che la gestione della sanità nella regione governata dal leghista Attilio Fontana sia stata a dir poco carente, anzi, al limite del reato per non aver evitato la morte di centinaia, forse migliaia, di persone.

Dall’altra si schierano i vertici del Pirellone, compreso l’Assessore al Welfare Giulio Gallera, insieme alla stampa di riferimento, rappresentata ad esempio dal direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, e da quello de La Verità, Maurizio Belpietro. Quest’ultimo parla addirittura di tentativo di mettere in piedi un’inchiesta simile a Mani Pulite per sbarazzarsi della Lega.

La proposta di Marco Travaglio: ‘Commissariare la Lombardia’

Una delle voci critiche più squillanti contro la gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione Lombardia è sicuramente quella di Marco Travaglio. Nei giorni scorsi il direttore del Fatto Quotidiano ha ribadito più volte, in tv e sul suo giornale, la sua proposta di commissariare non solo la Lombardia, ma anche il vicino Piemonte, visto che i loro vertici politici si sarebbero dimostrati incapaci di gestire la situazione, anche se chiamati a contrastare una situazione inedita e inaspettata.

Insomma, secondo Travaglio non ci sono scuse per la negligenza dimostrata da Fontana, Gallera e dalle amministrazioni nordiste di centrodestra, escluso forse Luca Zaia in Veneto.

Alessandro Sallusti difende i vertici della Regione Lombardia

A pensarla in maniera totalmente opposta rispetto al collega del Fatto è Alessandro Sallusti il quale, per tutta risposta, sta battendo a tappeto i talk show televisivi per perorare la causa della Lombardia a trazione leghista. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo insieme a Travaglio nella serata di martedì 14 aprile, Sallusti ha provato a rigirare la frittata delle accuse in direzione del Governo nazionale, quello di Roma, guidato da Giuseppe Conte. Sarebbe stato il Premier, infatti, il primo a rassicurare erroneamente gli italiani a febbraio sul fatto che in Italia non ci sarebbe stato alcun problema.

“Ci manca solo che arrivino pure i magistrati, a Milano c'è stata una guerra”, ha chiosato.

Maurizio Belpietro teme una nuova Mani Pulite

Sulla barricata innocentista pro Lombardia sale anche Maurizio Belpietro. Il direttore de La Verità si spinge persino oltre le previsioni fatte da Sallusti, dichiarando di temere l’avvio di una nuova inchiesta simile a Mani Pulite su Tangentopoli, che nel biennio 1992-93 spazzo via l’intera classe politica esistente. “Sognano un’altra Mani pulite per fermare la Lega”, titola così il suo editoriale di giovedì 16 aprile. Belpietro sostiene che non ci voglia molta fantasia “per capire chi ci sia nel mirino dell’inchiesta sulle morti nelle case di riposo in Lombardia”. La risposta è implicita: il partito di Matteo Salvini.