Nella giornata di ieri, 25 giugno, durante la seduta alla camera dei deputati per il voto finale al decreto legge giustizia, Vittorio Sgarbi è stato trascinato fuori di peso dai commessi dell'aula perché, dopo aver insultato la collega Giusi Bartolozzi, si era rifiutato di lasciare l'emiciclo nonostante fosse stato espulso dalla vicepresidente Mara Carfagna.
"Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce", ha affermato Carfagna.
Sgarbi prima parla di 'Palamaropoli' e poi insulta la deputata Bartolozzi
La lite è scattata poco prima del voto finale sul dl giustizia. "Che un criminale delinqua è normale, che lo faccia un magistrato è un terremoto istituzionale - ha affermato Sgarbi rivolgendosi al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede - Dopo le inaudite dichiarazioni di Palamara contro l'onorevole Salvini, dobbiamo aprire una commissione d'inchiesta contro la criminalità di magistrati che fanno l'opposto del loro lavoro, peggio dei criminali.
Palamaropoli".
Le dichiarazioni di Sgarbi hanno innescato la reazione della deputata di Forza Italia, il magistrato Giusi Bartolozzi, che ha replicato: "Sentire da un collega che la magistratura tutta è mafiosa mi fa inorridire".
"Non era tutta", ha controbattuto il sindaco di Sutri, citando a questo punto Francesco Cossiga che aveva definito l'Associazione nazionale magistrati (Anm) "un'associazione mafiosa".
Mara Carfagna espelle Sgarbi dalla camera
Quando Sgarbi ha cominciato a insultare Giusi Bartolozzi, la vicepresidente della camera Mara Carfagna ha ritenuto opportuno espellerlo dall'aula, e a questo punto il critico d'arte ha attaccato anche l'ex ministra per le Pari opportunità.
Carfagna ha ricordato che alla camera è fondamentale il rispetto reciproco, aggiungendo che sono inaccettabili gli insulti reiterati nei confronti di una donna: "Credo che tutta l'aula - ha sottolineato - dovrebbe unirsi alla solidarietà nei confronti dell'onorevole Bartolozzi".
Subito dopo la vicepresidente della camera ha evidenziato: "Per quanto riguarda le parole pronunciate nei confronti dei magistrati, l'onorevole Sgarbi se ne assume la responsabilità".
Vittorio Sgarbi però non ha voluto abbandonare l'emiciclo e ha cominciato ad attaccare anche Carfagna. A questo punto sono intervenuti i commessi dell'aula che, dopo averlo preso per braccia e gambe, l'hanno trascinato fuori.
Il commento di Roberto Fico: 'Indecente e indegno il comportamento di Sgarbi'
Dopo l'accaduto, il presidente della camera Roberto Fico ha diramato un comunicato con le sue reazioni sulla vicenda: "Indecente e indegno il comportamento sessista del deputato Sgarbi. La mia piena solidarietà alla deputata Giusi Bartolozzi e alla vicepresidente Mara Carfagna".
Quindi ha aggiunto: "Ho dato mandato ai questori di aprire un'istruttoria per prendere gli opportuni provvedimenti".
Vittorio Sgarbi invece si è difeso così: "Di indecente e indegno c'è solo il comportamento di Fico che mi attribuisce cose mai dette ignorando che le persone e i deputati non si dividono per sessi e io non ho detto nulla di diverso da quello che avrei detto a un deputato maschio. Si tratta di una ignobile strumentalizzazione".
Quindi ha spiegato che alla deputata Bartolozzi ha dato della "ridicola", mentre ha definito "fascista" Carfagna che gli ha impedito non solo di parlare, ma anche di votare: "Un tempo - ha concluso - il parlamento era il posto della libertà di parola, oggi è il luogo della censura".