Il rientro a Scuola in Alto Adige sarà il 7 settembre e avverrà con il "modello semaforo". Le indicazioni del governo verranno adottate all'interno della classe solo in caso di semaforo giallo. Una scelta pionieristica di responsabilità che punta a contenere la paura e dare ai bambini la serenità di vivere insieme l'esperienza scolastica.
Il 'modello semaforo' dell'Alto Adige
Un modello pensato per donare ancora ai bambini la serenità perduta nei mesi di lockdown arriva dalle scuole dell'Alto Adige. Secondo le competenze della provincia autonoma in materia, il rientro a scuola avverrà in anticipo rispetto a quanto previsto dalla ministra Azzolina (il 7 settembre invece del 14 settembre). E avverrà seguendo il "modello semaforo" che si basa sull'andamento epidemiologico e non sull'applicazione tout court dei suggerimenti governativi.
Il "modello semaforo" prevede tre diversi scenari:
- Verde: le norme di igiene, le mascherine e le misure anti-assembramento si applicano solo negli spazi comuni.
- Giallo: si adotta il distanziamento sociale di un metro, gli ingressi scaglionati e vige l'obbligo di mascherina (modello suggerito dalle Linee Guida nazionali).
- Rosso: in caso di nuovo lockdown verrà adottata la didattica a distanza.
Alto Adige, autonomia e 'modello semaforo'
Il modello semaforo pensato in Alto Adige, regione autonoma di confine, è stato annunciato in conferenza stampa dagli assessori Giuliano Vettorato, Philipp Achammer e Daniel Alfreider, rappresentanti dei tre gruppi linguistici della regione.
La scelta di formulare e adottare il modello semaforo rispecchia la volontà di "garantire il più possibile la didattica in presenza" come dichiarato dai tre assessori. Che hanno ribadito come l'impegno della Regione sia quello di assicurare sia il rientro pomeridiano che il servizio mensa.
Per quanto riguardo l'entrata a scuola, il Dipartimento Prevenzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha ipotizzato un'ampia finestra di ingresso a scuola. Si potrà entrare tra le 7:45 fino alle ore 9 e l'uscita sarà nella finestra tra le 13:45 e le 14:45.
Nessun limite, poi, al numero di bambini per sezione. Niente "piccoli gruppi" in Alto Adige, quindi, come suggerito dalle Linee Guida del Comitato tecnico-scientifico.
Via libera, allora, a sezioni da 25 bambini, privilegiando le attività all'aria aperta.
Banchi singoli, piccoli gruppi, nuovi spazi e lezioni anche al cinema
Secondo il Cts (Comitato tecnico scientifico), invece, potrebbe essere ancora necessario mantenere il metro di distanza tra le cosiddette "rime buccali" (ossia la bocca degli studenti) e per rispettare questa indicazione sarà necessario ripensare agli spazi pro capite. Come riportato dai maggiori siti tematici sull'Istruzione in Italia quali OrizzonteScuola e TecnicadellaScuola, la ministra Azzolina ha parlato di banchi singoli (criticati dal fisioterapista Celesti), ma anche di "spazi nuovi, nuove aule" e di "patti territoriali per portare gli studenti fuori dalla scuola intesa in maniera tradizionale" soprattutto per fare lezione "in piccoli gruppi".
La modulazione dell’orario sarà a discrezione del singolo istituto poiché potrebbe essere dipendente dal tipo di scuola, dalla zona, dalla capillarità e frequenza dei trasporti. Questo potrebbe comportare un'uscita tardiva oppure una riduzione della durata delle singole lezioni. I presidi, infatti, potranno ricorrere alla regola di autonomia già in vigore.
Obbligo di mascherina in classe sopra i 6 anni: si decide a fine agosto
Dalle stesse fonti si apprende che la scuola riaprirà ufficialmente il 14 settembre, anche se la Ministra ha dichiarato che “il primo di settembre gli istituti saranno già aperti per fare lezione a chi è rimasto indietro e a chi vuole potenziare gli apprendimenti". Non si sa, però, se si entrerà in classe con o senza mascherina.
Non è ancora stato deciso nulla circa l'obbligo della mascherina in classe per gli studenti sopra i sei anni di età e si attendono indicazioni dal ministero della Salute. Azzolina ha detto che "il Ministero della Salute ha già detto che rivaluterà la misura nella seconda metà di agosto" quindi occorrerà attendere ancora per sapere che cosa fare.
Oltre alla mascherina, rimane pendente anche la Dad, ossia la Didattica a distanza. La ministra ha dichiarato che verrà definito uno standard e una normativa specifica per la didattica per via telematica. E ha aggiunto che "i dirigenti scolastici e i docenti potranno utilizzarla in maniera complementare" solo per le scuole di secondo grado.