Ai nastri di partenza gli Stati Generali del Movimento 5 stelle. E quanto fa sapere il capo gruppo del movimento, Vito Crimi, tramite una nota pubblicata sul Blog dei 5 stelle. Una notizia che potrebbe mitigare il clima di veleni e malumori che aleggia nella compagine del Movimento ormai da qualche settimana. Anche se, a quanto pare, le tensioni interne continuano, soprattutto tra la fronda vicina al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e quella invece che fa capo a Davide Casaleggio.

Il movimento, dunque, si prepara alla sua riorganizzazione interna - come annunciato da Crimi - secondo un articolato percorso territoriale. Si parte da una serie di incontri locali, regionali e provinciali, fino ad arrivare a un'assemblea nazionale che si terrà a Roma nella due giorni del 7 e dell'8 novembre.

Le precisazioni di Crimi sull'iter degli Stati Generali

Vito Crimi con un video messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del movimento, indica quale sarà il percorso da intraprendere. "Gli Stati Generali saranno partecipati dal basso e sarà un momento di coinvolgimento globale di tutti i nostri iscritti.

Si parte dalle assemblee regionali e provinciali, che saranno convocate dai facilitatori regionali, già incaricati di attivarsi in questa direzione", ha affermato.

Il passo successivo vedrà le assemblee territoriali redigere un documento, in cui saranno menzionate le tematiche da porre in risalto nell'agenda Politica del movimento, come si intende passare alla realizzazione delle stesse, e che tipo di organizzazione e regole serviranno per raggiungere gli obiettivi indicati.

Toccherà poi alle stesse assemblee, individuare al loro interno i "delegati" regionali - come dichiarato dal portavoce al Senato del M5S - che si recheranno a Roma per presenziare fisicamente un'assemblea a cui non verrà riconosciuta alcuna funzione deliberante, poiché esercitabile solo dall'assemblea degli iscritti al M5s.

Crimi sul ruolo dell'assemblea degli iscritti al M5s negli Stati Generali

Il percorso verso gli Stati Generali si avvierà alla conclusione nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 novembre. Il capo gruppo grillino spiega come i delegati regionali, riunitisi a Roma in numero ristretto a causa dell'emergenza Coronavirus, daranno il via a una serie di confronti e di consultazioni il cui termine è previsto nella mattinata di domenica.

Si svolgerà, poi, nel pomeriggio un'assemblea in streaming, in cui si aprirà un pubblico dibattito sulla sintesi dei lavori, delle questioni da affrontare o mettere in discussione, presentata dai singoli tavoli. Alla discussione - secondo quanto dichiarato dal portavoce 5 stelle - potranno intervenire anche coloro i quali non sono stati precedentemente individuati come "delegati".

Non tarda ad arrivare la precisazione sulla modalità di voto. Il documento definitivo di sintesi verrà sottoposto al giudizio della rete e dell'assemblea degli iscritti al M5s che - come affermato da Crimi - "avrà sempre l'ultima parola e deciderà sul futuro del MoVimento".

La notizia sull'avvio degli Stati Generali riaccende i conflitti interni al M5s

Aria di tempesta si intravede sull'annunciata partenza degli Stati Generali. Alcuni parlamentari 5 stelle sembrerebbero aver accolto la notizia in malo modo rivendicando un'assenza di coinvolgimento nell'iter di avvio. È il caso di Enrica Sabatini, braccio destro di Davide Casaleggio, venuta a conoscenza dell'inizio dei lavori nella chat dei facilitatori interni. Sabatini, a cui è affidato il ruolo di facilitatore al coordinamento, ha espresso con un aspro post, il suo disappunto per non essere stata coinvolta in alcuna fase del processo organizzativo.