Roberto Formigoni si sfoga contro il M5S e il Fatto Quotidiano. Dopo aver ottenuto la restituzione del vitalizio, nonostante stia ancora scontando una condanna definitiva per corruzione, l’ex presidente della Regione Lombardia decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Lo fa attraverso un’intervista rilasciata alla Adnkronos. Formigoni punta il dito contro il M5S che sarebbe stata l’unica forza politica a fare “polemiche strumentali” sul caso del suo vitalizio.

Tra i suoi nemici politici, inoltre, Formigoni annovera anche il Fatto Quotidiano, giornale diretto da Marco Travaglio che a suo dire sarebbe “alimentato dagli odiatori”.

Lo sfogo di Formigoni: ‘Contro di me polemiche strumentali’

Diversi giorni dopo la decisione della commissione Contenziosa del Senato, che ha stabilito il diritto di Roberto Formigoni (ma anche di Ottaviano Del Turco) alla pensione e, quindi, alla restituzione del vitalizio, l’ex governatore lombardo decide di tornare sull’argomento. Formigoni confessa di essere rimasto “assolutamente sorpreso” dalle tante polemiche seguite alla decisione della commissione parlamentare presieduta dal berlusconiano Giacomo Caliendo.

Polemiche che ‘il Celeste’ non esita a definire “strumentali”.

‘Il M5S perde la battaglia contro Formigoni’

Tuttavia, ci tiene a precisare Formigoni, le polemiche piovutegli addosso a causa della restituzione del vitalizio, proverrebbero tutte “da una sola parte”. Ovvero dal Movimento 5 Stelle che, questa la sua provocazione, starebbe “perdendo tutte le sue battaglie e ora perde anche la battaglia contro Formigoni”. L’esponente politico ex Forza Italia invita dunque i pentastellati a farsi una “ragione” di quello che sta accadendo. Fa inoltre notare che, a parte i grillini, nessun altro esponente politico si sia lamentato della decisione presa dalla commissione Contenziosa che gli avrebbe giustamente restituito il vitalizio.

Fatto Quotidiano ‘house organ’ dei pentastellati

Ma gli strali di Roberto Formigoni sono indirizzati anche contro il Fatto Quotidiano. Il giornale diretto da Marco Travaglio, bollato come “house organ” del M5S, avrebbe infatti “agitato” il Movimento sulla questione del vitalizio. Quotidiano che sarebbe inoltre “alimentato dagli odiatori”. Formigoni parla di “sentenza legittima” emessa nei suoi confronti e invita a ragionare sul fatto che, al momento, il Movimento fondato da Beppe Grillo rappresenti solo il 12% degli italiani, anzi di “gente che bercia” contro questa sentenza. Insomma, secondo Formigoni la lista delle battaglie perse dai pentastellati si starebbe allungando sempre di più. Nei confronti del M5S, comunque, lui prova solo “pietà e compassione”, visto che ogni giorno i suoi iscritti devono per forza trovare un obiettivo da “colpire”.