Ogni grande città ha bisogno di strutture e servizi che permettano ai propri abitanti di raggiungere le loro destinazioni in breve tempo. E quale città può comprendere tale necessità meglio di Roma, nella quale milioni di abitanti si muovono ogni giorno per lavoro, studio o semplicemente per il loro tempo libero? Se è vero che, da un lato, riparare strade, incrementarne l'articolazione e potenziare i trasporti pubblici può agevolare la mobilità, dall'altro si rischia anche di peggiorare la situazione dal punto di vista ambientale.
È per questo che, soprattutto nell'ultimo periodo, l'attenzione si è focalizzata sempre di più sulle piste ciclabili. Si vuole dare, insomma, ai cittadini un modo sicuro e veloce di spostarsi, pur mantenendo la dovuta attenzione sulla problematica ambientale.
I disservizi della ciclabile di Montemario, tra buche e cancelli chiusi
Dopo il tanto dibattuto tema sulla chiusura o sulla regolarizzazione dei campi nomadi, nel quartiere Montemario Torrevecchia c'è un ulteriore punto all'attenzione dei votanti: proprio le piste ciclabili.
Se si volesse consultare l'elenco delle piste ciclabili per conoscerne l'itinerario, come logico, si andrebbe innanzitutto sul sito del Comune di Roma.
Peccato però che la pagina dedicata alle piste ciclabili non venga aggiornata dal 2005: a quel tempo la ciclabile di Montemario ancora non esisteva. Il percorso si può, ad ogni modo, consultare sul sito piste-ciclabili: 5 km di pista ciclabile inaugurata da Ignazio Marino nel giugno 2014. Nell'aprile 2015 venne addirittura presentato un progetto di allungamento della pista fino a San Pietro. In quell'occasione Lavinia Mennuni, consigliere capitolino Fdl-An, segnalava dalle pagine di Roma Today di essere "lieta dell'idea annunciata di prolungare il parco ciclopedonale", specificando, però, anche: "insieme a Federico Guidi Presidente del 'Comitato del Parco Ciclopedonale', chiediamo che venga soprattutto assicurata la manutenzione, ad oggi assai altalenante e che vengano risolti i problemi legati alla mancata gestione dei cancelli, al ripristino delle parti non realizzate a regola d'arte, al completamento dell'illuminazione".
Leggendo i programmi dei vari candidati alla poltrona capitolina, oggi come un anno fa, si nota come l'impegno per la riduzione del traffico e dell'inquinamento si concentri proprio sul rafforzamento delle vie ciclabili. Stefano Fassina, ad esempio, afferma sulle pagine de Il Messaggero di volere "corsie dedicate al trasporto pubblico, piste ciclabili, pedonalizzazione estesa...e il Grab, la pista ciclabile intorno alla città". Sempre dalle pagine de Il Messaggero Virginia Raggi, candidata del M5S afferma, dopo la pedalata romana fino in Campidoglio del 24 aprile, che "i ciclisti devono avere delle piste ciclabili consone". Tra gli altri ancora Guido Bertolaso che dal sito Bertolaso Sindaco scrive "drammatico il bilancio del mio percorso nelle periferie" e "Roma vive in uno stato di abbandono, con piste ciclabili pericolosissime per i ciclisti".
Ed é esattamente questo il punto principale, in particolare nel quartiere Montemario: le piste ciclabili esistono, ma sono abbandonate, degradate e ormai pericolose. Ben vengano tutti gli ampliamenti possibili, ma l'importante prima di tutto è mantenere in condizioni efficienti i tratti già costruiti.