La Questura di Roma ha delineato, in un tavolo tecnico, le procedure che disciplineranno i comportamenti degli esercenti della zona Eur di Roma durante la vita notturna romana nella stagione invernale.
Alla riunione operativa erano presenti il Questore di Roma Guido Marino, il Presidente del Municipio 11 della Capitale Dario D’Innocenti, l'Amministratore Delegato di Eur spa Enrico Pazzali e gli esercenti maggiormente coinvolti nella movida nel prestigioso quartiere romano e sono state illustrate le direttive necessarie a garantire un corretto svolgimento delle attività di divertimento notturno.
Nel contempo si punta anche ad intercettare attraverso le diverse esperienze operative i fenomeni devianti e le patogenesi delle manifestazioni di violenza, alcune molto gravi che hanno segnato l’estate romana nella zona dell’Eur, come l’aggressione fuori da una discoteca che è costata la vita nel settembre scorso al cinquantenne Giuseppe Galvagno, affindandone l'analisi a studi universitari coordinati dalla Link University.
Sicurezza e pulizia fra i compiti dei gestori dei locali
La ricetta che dovrebbe rendere meno caotica e pericolosa la movida nella zona dell’Eur prende spunto dalle circolari del Ministero dell’Interno e del Dipartimento della Pubblica sicurezza che hanno regolamentato lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche e degli assembramenti di persone, diretta conseguenza dell’emergenza terrorismo internazionale e dei gravi fatti di Piazza San Carlo a Torino; direttive che contengono le istruzioni operative messe a punto in via sperimentale dalla prefettura di Roma per la gestione degli eventi, con le tabelle e i criteri per la 'classificazione' delle manifestazioni: riunioni e manifestazioni in luogo pubblico, per le quali l'organizzatore ha il solo onere di preavviso alla questura, e manifestazioni di pubblico spettacolo, per le quali è necessario il rilascio di licenza da parte del sindaco.
Nell’ambito di questo summit strategico, sono state individuati degli obblighi per gli operatori commerciali del settore, che dovranno provvedere al mantenimento delle condizioni di sicurezza in fase di afflusso, permanenza e deflusso dai locali, oltre che diffondere con ogni mezzo possibile un regolamento che disciplini il comportamento che dovranno tenere gli avventori, consentendogli in caso di violazioni di intervenire per l’allontanamento coatto anche prolungato.
I compiti di polizia, come delineati dalla riunione al vertice, potranno così godere di una scrematura emergenziale ed intervenire solo in quei casi di effettiva pericolosità. A tal fine e stata delineata una road map, 'punto a punto', di collegamento fra gli addetti alla sicurezza messi in campo dall’esercente e le forze dell’ordine.
Con queste direttive operative si punta fortemente sul senso di responsabilità degli esercenti che peraltro sono i primi a subire i danni di una movida pericolosa e criminale, inserendo in questo forte senso di collaborazione con le istituzioni, anche degli interessanti e per certi versi innovativi elementi di pubblico decoro, facendo coincidere anche interessi di pubblica utilità, come l’impegno assunto dagli esercenti presenti all’incontro di adoperarsi per una corretta raccolta ed un puntuale smaltimento dei rifiuti generati al fine di non appesantire ulteriormente le attività di pulizia urbana.
La direttive scaturite e gli impegni assunti durante il vertice tenutosi presso la Questura di Roma avranno validità fino alla fine del mese di maggio 2018.