Un altro focolaio si è acceso nella Capitale all'interno dell'Istituto religioso Teresianum, nell'edificio di piazza San Pancrazio, zona di Villa Doria Pamphilj. Nel Teresianum c'è la Pontificia Facoltà Teologica, l'attività accademica per il momento resterà chiusa fino a nuove disposizioni. Infatti, a partire da due giorni fa, nell'Accademia sono stati riscontrati quattro nuovi casi di positività al coronavirus: tre seminaristi e un impiegato amministrativo.
L'appello dell'assessore alla Sanità
Alessio D'Amato, assessore alla Sanità, ha chiesto ai suoi concittadini di prestare attenzione: "È richiesto il massimo grado di collaborazione, specialmente nel rispettare tutte le indicazioni dell'Autorità sanitaria locale: nessuno potrà entrare o uscire dall'Istituto senza averne l'autorizzazione". L'assessore ha dichiarato che comunque la situazione del Teresianum è sotto controllo, mentre nel frattempo al suo interno proseguono i test a tappeto.
Si indaga per il focolaio del San Raffaele Pisana
Ma il focolaio dell'Istituto Teresianum non è l'unico a destare preoccupazione, in quanto ce n'è un altro più esteso: quello della clinica di riabilitazione neurologica San Raffaele, che conta ora 122 casi di contagio.
La procura ha aperto un'inchiesta contro ignoti per l'ipotesi di reato di epidemia e omicidio colposi. Infatti ci si chiede come, nonostante le misure di sicurezza imposte per contenere la diffusione del Covid-19, il virus sia riuscito a diffondersi all'interno della struttura. "Abbiamo sempre ottemperato alle procedure vigenti", hanno assicurato dall'Irss al Messaggero. Gli inquirenti stanno indagando sui sistemi di screening (test e tamponi) adoperati dalla clinica e gestiti direttamente dalla stessa, in modo da capire se è qui che si è verificato qualche errore. O sulla possibilità che lo sbaglio nel rilevare il virus nel paziente zero sia stato commesso da un'altra clinica, dato che nell'Irss San Raffaele Pisana potevano accedere solo gli operatori sanitari e i pazienti negativi al Coronavirus.
Presto i Nas invieranno la relativa relazione al procuratore aggiunto Nunzia D'Elia.
È salito l'indice dei contagi nel Lazio
Dall'8 al 14 di giugno, l'indice Rt della Regione (il numero medio delle infezioni generate da ogni individuo infetto) è arrivato all'1,12, ovvero ha superato la soglia di criticità. Questo è dovuto ai focolai che si sono accesi nella Capitale: oltre a quello dell'Irss San Raffaele e dell'Istituto Teresianum, ce ne sono stati altri relativi all'edificio occupato nella Garbatella ed uno, limitato, nella sede Rai di Saxa Rumbra. Nella giornata di ieri, invece, i numeri sono tornati rassicuranti: si stanno svuotando le terapie intensive, dove per ora sono ricoverate 23 persone e i guariti sono saliti a 6.259, con un totale di 945 soggetti attualmente positivi al coronavirus.