Nella settimana che va dall'8 al 14 giugno sono stati riscontrati nuovi casi di contagio da Coronavirus, in particolare in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e nella provincia autonoma di Bolzano. A rilevare questo incremento è stata la quinta operazione di monitoraggio effettuata dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal Ministero della Salute.

In particolare desta una certa preoccupazione il Lazio, in cui l'indice Rt (il numero medio delle infezioni generate da ogni individuo infetto), nel giro di una settimana è passato da 0,90 a 1,12: ciò significa che ogni positivo ha contagiato più di una persona.

Intanto, secondo un report dell'Istat l'aspettativa di vita nelle province settentrionali del Paese è scesa da 84 a 82 anni, proprio a causa del virus che ha comportato un calo ancora più marcato nelle aree più colpite dall'epidemia.

L'aumento dei contagi nel Lazio

Sono stati tre focolai rilevanti che si sono accesi a Roma a far rialzare l'indice dei contagi all'interno della Regione: quello all'Irss San Raffaele Pisana dei primi di giugno e gli ultimi due relativi a un edificio della Garbatella e alla sede Rai di Saxa Rubra.

Per quanto concerne l'Istituto di riabilitazione neurologica l'epidemiologo Pieluigi Lopalco ha affermato: "Tutto è cominciato con 32 casi per arrivare poi a 116 positivi e sei vittime, uccise da un virus che, purtroppo è ancora vivo e vegeto".

La situazione complessiva sarebbe però sotto controllo, grazie a un gran lavoro di contact tracing che ha comportato l'esecuzione di più di 5mila tamponi.

Meno casi di coronavirus in Lombardia

Un quadro di lieve miglioramento si registra in Lombardia, dove l'Rt è passato da 0,90 a 0,82 in una settimana. Il Veneto segna invece uno 0,69 stabile, mentre il Piemonte ha un indice stazionario del 0,56; in Liguria, invece, Rt in crescita da 0,53 a 0,80.

Guardando i numeri della settimana scorsa possiamo notare che i casi di contagio sono in aumento in 11 Regioni: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Lombardia, Trento, Toscana, Umbria e Veneto e Bolzano.

"Il quadro generale della diffusione del virus resta a bassa criticità - ha commentato il Ministero della salute - con un'incidenza cumulativa nelle ultime due settimane di 6,03 positivi ogni 100 mila abitanti".

Ma per analizzare la diffusione del virus non basta prendere in considerazione l'indice Rt, perché esso potrebbe risentire della presenza di alcuni cluster isolati, come quelli del Lazio. Occorrerebbe bensì "esaminare un dato che in tanti ignorano: quello rapportato a chi tra l'8 e il 14 giugno ha eseguito il test del tampone ed è risultato positivo", a spiegarlo è lo stesso Lopalco, consulente al governatore pugliese Emiliano. Infatti, anche se si registra un lieve aumento dei casi, secondo il Ministero "permane l'assenza di allarmi di sovraccarico delle strutture ospedaliere".