L'innocua ed innocente lampadina finita nel mirino di alcune istituzioni e scienziati, i quali avvertono sulla pericolosità dei gas contenuti nelle nuove lampadine a risparmio energetico. Nello specifico si tratta di piombo ed arsenico sotto forma di gas e relativi vapori al termine del suo ciclo vitale, il pericolo sostengono gli esperti non è nell'uso della lampadina in se, tanto meno durante il suo funzionamento, ma il problema sorge principalmente per lo smaltimento delle stesse che non possono essere assimiliate ad altri rifiuti.
Lo smaltimento dunque è un problema che se non affrontato adeguatamente oggi, tra qualche anno potrebbe essere un problema di dimensioni molto più elevate e di difficile soluzione, queste lampadine a risparmio energetico hanno fatto ingresso nelle case di tutta Europa da qualche anno, la previsione è che a breve ci saranno le prime sostituzioni e parliamo di milioni di lampadine da smaltire, quindi non è un problemino di poco conto, ad oggi infatti non ci sono centri ne servizi appositi per smaltirle, quindi il pericolo di contaminazione è reale.
Altro punto importante sottolineato dagli esperti, riguarda l'eventuale rottura accidentale di una lampadina tanto nuovo quanto da buttare, non fa differenza, i veleni sono sempre al suo interno, ed in caso di rottura viene consigliato di uscire dalla stanza ed aprire tutte le finestre per il ricambio d'aria, di non usare aspirapolvere ne di spazzare spargendo i residui caduti a terra, tenere a distanza di sicurezza qualora vi sia la presenza di bambini, alla luce di queste notizie è bene considerare queste lampadine come un vero e proprio rifiuto tossico.
A questo punto sarebbe d'obbligo scrivere in modo ben visibile quali sono i pericolosi contenuti di queste lampadine, magari con delle scritti ben evidenziate sulle confezioni, con una descrizione sia sull'uso che sullo smaltimento, nonché le avvertenze in caso di rottura accidentale, tutto questo per scongiurare un pericolo concreto quanto invisibile, chi usa e maneggia questo materiale deve essere consapevole del rischio, per cui alla fine si otterrà una maggiore attenzione e quindi meno rischi di contaminazione, in alternativa c'è sempre la candela.