La primavera si avvicina. A ben vedere, se si considerano le temperature miti di questo periodo ed il fatto che la fioritura delle piante è già in atto, potremmo dire che è già arrivata nonostante per il calendario sia ancora inverno. Ma con la fioritura arrivano anche le allergie scatenate dai pollini presenti nell'aria e per chi ne soffre è un vero e proprio dramma perchè, tra uno starnuto e l'altro, non può certo godersi l'arrivo della bella stagione.
E non si tratta solo di starnuti, l'allergia ai pollini si presenta con vari sintomi che invalidano il Benessere psico-fisico di chi ne soffre.
I principali sono:
- congestione nasale;
- rinite e rinorrea acquosa;
- bruciore e prurito agli occhi;
- arrossamento delle congiuntive;
- lacrimazione;
- prurito al naso e al palato;
- tosse secca e stizzosa;
- difficoltà di respirazione e spesso asma bronchiale;
- irrequietezza, stanchezza e insonnia.
Nel periodo che va da gennaio ad aprile i principali allergeni sono i pollini delle Betullacee e delle Cupressacee. In particolare, in questi ultimi anni si è registrato un aumento dei soggetti, specie bambini, che soffrono di pollinosi da cipresso, soprattutto nel centro Italia dove la sua coltivazione per rimboschimento è in aumento.
Da aprile a giugno si attivano pure i pollini delle Graminacee e delle Oleacee mentre la parietaria, che è forse la principale causa di allergia, è attiva da marzo ad ottobre, quindi anche nel periodo estivo quando entra in scena anche il polline delle composite.
Combattere l'allergia non è facile, lo sa bene chi ne soffre e non sa come trovare sollievo. Gli antistaminici non sempre sono la soluzione ideale anche se sono gli unici farmaci in grado di procurare un certo sollievo. Alcune semplici regole di comportamento possono venirci in aiuto sia per prevenire che per evitare l'aggravarsi della sintomatologia, le principali sono:
- Evitare di uscire fuori nelle giornate ventose o subito dopo un temporale, in quanto nell'aria vi è una maggiore concentrazione di polline;
- Usare apposite mascherine quando si lavora all'aperto;
- Lavare i capelli la sera per evitare che i granuli di polline rimasti intrappolati tra essi, durante la notte si depositino sul cuscino e vengano poi inalati con la respirazione;
- Evitare di viaggiare con i finestrini aperti e di aerare le stanze durante le ore più calde della giornata, preferire l'uso del condizionatore per rinfrescare gli ambienti;
- Tenere presente che moquette, tappeti, tendaggi e tappezzeria in genere, sono altamente rischiosi per gli allergici in quanto su di essi si depositano pulviscoli e pollini difficili da rimuovere.