Ma il tipo di clientela di uno chef al servizio di una scuderia di Formula 1 non è affatto uniforme.
Agli chef viene infatti chiesto di cucinare per tre diversi livelli di bocche affamate: i piloti, i meccanici e gli "altri", cioè ospiti VIP, sponsor, dirigenti del team, giornalisti ecc.
I primi ad essere seguiti sono ovviamente i piloti, che in quanto atleti hanno un menù ed una dieta più attentamente controllati. Hanno bisogno di una dieta di proteine, carboidrati e grassi sani, seppur in proporzioni diverse rispetto a qualcuno che siede ad una scrivania tutto il giorno. Basti pensare che in media ogni pilota consuma nelle due ore di un Gran Premio qualcosa come 1.200 calorie.
Esigenze alimentari dei piloti
In F1, il tempismo è tutto.
Parola dello chef Sandro Gamsjager, che prepara il cibo per il quattro volte campione del mondo della Red Bull Sebastian Vettel e per il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo. "L'unica cosa davvero importante per alimentare correttamente i piloti è che si faccia tutto all'orario perfetto" dice lo chef ai microfoni della maggiore testata giornalistica statunitense.
I piloti hanno infatti un piano rigoroso che viene comunicato agli chef a metà settimana, prima dell'inizio del weekend. Sarà poi compito dei cuochi rispettare alla perfezione le tempistiche del pilota durante il weekend di gara. Ad esempio Vettel e Ricciardo normalmente mangiano esattamente un'ora e mezza prima di sedersi in macchina.
Cosa mangiano? In gran parte sempre le stesse cosa: pollo, verdure e pasta durante il weekend, carne rossa la domenica dopo la gara. Anche lo chef Dixon, che cucina per i piloti della Williams, conferma. Felipe Massa ad esempio, rivela, mangia sempre insalata di pollo con pomodoro e un po' di mozzarella dopo la prima sessione di prove e un piatto di pasta con salsa di pomodoro fresco dopo la seconda sessione.
L'alimentazione dei meccanici
Non sono solo i piloti, in Formula 1 ad essere focalizzati sul cibo sano. In uno sport così altamente competitivo, ogni squadra cerca di ottenere un vantaggio in ogni modo possibile. Le squadre di meccanici che sono ai box ad esempio, quelli che sono in grado di cambiare i pneumatici in meno di tre secondi per capirci, hanno anch'essi un regime controllato di esercizio fisico e dieta.
Tutti i cuochi intervistati sono stati però d'accordo su una cosa: l'ingrediente più importante quando si tratta di cucinare lungo le piste del mondiale di F1 è il sapore di casa.
"Cerchiamo di far sentire tutti a casa. Quando si spende un sacco di tempo lontano da casa, come nel caso della Formula 1, la cosa migliore che puoi fare per tutti è fornire cibo dai sapori di casa. E lì capisci che c'è qualcosa di speciale in questo lavoro, che tu non sei solo un cuoco", chiude chef Dixon.