Continua a far paura il virus Ebola 2014 di cui in queste ore si stanno contando i morti in Africa. Il bilancio delle vittime è a dir poco terribile: da quando è scoppiata l'epidemia ci sono stati più di 1300 morti nella sola Africa. Gli ultimi dati dell'OMS, diffusi in queste ore, hanno portato alla ribalta un dato pressocchè allucinante: negli ultimi tre giorni sono stati registrati ben 113 casi di virus Ebola 2014, e tra questi 84 sono stati i morti accertati per tale epidemia tra Africa, Guinea e Sierra Leone.

News virus Ebola 2014: le ultime novità di oggi

Le ultime news di oggi sul virus Ebola 2014 rivelano che la donna di origini britanniche morta in Austria in seguito ad un viaggio che aveva fatto in Africa, non è morta per aver contratto il virus dell'ebola.

Nella giornata di ieri, infatti, sono stati effettuati tutti gli accertamenti sul cadavere della donna e quindi in questo modo possiamo scongiurare il proliferarsi del virus dell'ebola anche in Europa. Anche Medici senza frontiere ha sottolineato che il virus è alquanto veloce e che per controllarlo ci vorranno almeno sei mesi, un tempo davvero enorme, tenendo conto che ogni tre giorni muiono circa 100 persone. Al momento, infatti, non esistono cure mediche per arginare la malattia. Fino ad oggi, infatti, non esiste nessun vaccino e nessuna terapia medica in grado di debellare il virus dell'ebola.

Come si manifesta la malattia? Il virus dell'ebola 2014 si manifesta con febbre alta, nausea, vomito e diarrea, per poi sfociare in emorragie diffuse.

Il contagio non avviene per via aerea ma soltanto per contatto con i fluidi corporei del paziente che ha contratto il virus. La malattia si è diffusa per la prima volta nel 1976 in due diverse epidemie che si sono avute rispettivamente in Sudan e Congo. Al momento in Italia la situazione è tenuita sotto controllo cos come ha assicurato il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, che qualche settimana fa ha smentito la notizia relativa a tre casi di Ebola registrati a Lampedusa, una notizia che ha provocato un bel po' di danni alla stagione turistica estiva dell'isola siciliana.