Si possono ritenere fortunati i pazienti che ieri mattina attendevano di sottoporsi ai vari esami diagnostici presso la struttura sanitaria "Bianchi Melacrino Morelli", non perché siano stati miracolati prima di sottoporsi agli accertamenti ma perché a causa di una non ben precisata forma d'inquinamento dell'acqua utilizzata nei reparti dell'ospedale, sono stati sospesi in tempo tutti gli accertamenti clinici e diagnostici afferenti il reparto di Gastroenterologia diretto dal Dott. Ferdinando Polimeni. Una eventuale svista o sottovalutazione del problema avrebbe potuto causare alle persone già cagionate da altre patologie, complicazioni di natura infettiva.

Questa volta, anche se il fatto ha procurato disagi ai pazienti rimandati a casa, si può parlare di "buona sanità" o quanto meno, di sanità vigile.



Il fatto - La notizia della sospensione degli esami è stata comunicata ai pazienti in attesa di essere sottoposti ai vari esami, dal cortese personale infermieristico, che, scusandosi per l'improvviso inconveniente li hanno invitato a lasciare la struttura e tornare a casa, garantendogli che saranno contattati per fissare un nuovo appuntamento non appena sarà risolto il caso d'inquinamento che ha fatto scattare le precauzioni previste del protocollo in casi del genere. "Tutto è bene quel che finisce bene", però non sono mancate le contestazioni, anche accese di chi era in lista d'attesa da mesi per effettuare l'esame diagnostico e oggi si è visto rimandare ulteriormente a data da destinarsi.





Non è ancora stato reso noto il tipo di contaminazione e la causa che ha reso inutilizzabile l'acqua che alimenta i servizi, anche quelli igienici della struttura ospedaliera "Bianchi Melacrino Morelli". Vige il massimo riserbo da parte della Direzione Sanitaria che non ha ancora diramato nessun comunicato ufficiale, ma le voci circolano in fretta e le indiscrezioni colte tra il personale infermieristico dei reparti non lasciano dubbi: "Si tratta di contaminazione" dicono.

Prova del fatto che ci sia una contaminazione dell'acqua, sono anche le varie lamentele dei familiari dei ricoverati al "Reparto di Medicina" che questa mattina accusano i sintomi della febbre alta.



La situazione degli ospedali - Le strutture Sanitarie Calabresi sono sempre più deficitarie dal punto di vista dell'impiantistica tecnologica; cosa che crea molti disagi sia al personale medico sia a quello infermieristico, costretti a lavorare sempre con il timore che possa accadere improvvisamente un guasto agli impianti tecnologici, alla rete dei gas medicali o alle apparecchiature diagnostiche.

Giusto ieri il Governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, preoccupato dello stato in cui versa la Sanità, ha scritto una lettera aperta al ministro Beatrice Lorenzin: "Le rivolgo un appello affinché si faccia carico di proporre al Consiglio dei Ministri di deliberare, con urgenza, la nomina del nuovo Commissario - continua Oliverio - il pericolo è che la vacanza d'ufficio diventi alibi e motivo di giustificazione per disservizi, sprechi e fattori di ulteriore aggravamento dello stato organizzativo e finanziario". Non si comprende affatto dalla missiva del Governatore all'indirizzo del Ministro Lorenzin, chi potrebbe utilizzare la "vacatio" come "alibi" se non lo stesso Governatore Mario Oliverio, qualora non venisse nominato commissario ad acta per l'emergenza Sanitaria in Calabria. Incarico ambito dal Presidente Mario Oliverio sin dal primo giorno della sua elezione.