La Fenilpropanolamina che si trova in farmacia provoca anoressia. La vendita di questa sostanza è vietata ma dalle verifiche effettuate ultimamente sembrerebbe che il problema sia stato sottovalutato dai controlli del Ministero della Salute che ora è sotto inchiesta per il reato di disastro colposo.
Il farmaco che provoca l’anoressia: vietato dalla vendita
Il farmaco, responsabile di alcuni decessi, è vietato sugli scaffali delle farmacie italiane, ma su richiesta può essere direttamente preparato il laboratorio dal farmacista.
In pratica, il farmaco non sarebbe venduto nella sua confezione, ma come preparato galenico con l’autorizzazione del medico curante. Farmaci pericolosissimi che possono condurre all’anoressia, e vietati solo formalmente, visto che potevano essere richiesti nelle farmacia come preparati galenici. Sette dirigenti del Ministero della Salute sono attualmente sotto inchiesta per il grave reato di disastro colposo poichè non avrebbero opportunamente vigilato sulla vendita delle sostanze anoressizzanti. Sarebbero in corso, sui dirigenti in questione, una serie di attente verifiche in relazione al fatto che, in comune accordo, non avrebbero opportunamente vigilato sull’iter del regime delle pericolose sostanze incriminate come anoressizzanti.
Sostanze che da oltre un ventennio sono vietate ma che in Italia sono rimaste su un binario farmaceutico estremamente ambiguo: vietate se confezionate ma acquistabili in farmacia come preparati galenici.
La molecola Killer in vendita in farmacia: l’inchiesta sui decessi
La fenilpropanolamina norefedrina nel maggio 2015 ha sostituito la fendimetrazina, ritenuta “molecola killer” che avrebbe provocato la morte di Luigi Marzulli. Ed è proprio in relazione al decesso di Marzulli che viene disposto il ritiro dal commercio della fendimetrazina ma stranamente la sostanza non viene bandita dall’elenco delle sostanze per la formulazione dei prodotti galenici, continuando dietro prescrizione medica ad essere venduta.
Dall’inchiesta è dunque emerso che in questi anni è stata omessa l’attività di vigilanza affinché non fossero prescritte preparazioni galeniche anoressizzanti. I responsabili di questi mancati controlli risulterebbero dunque direttamente coinvolti nelle morti sospette investigate dalle autorità preposte, responsabilità ulteriormente avallata dal recente ritiro dal commercio di sostanze contenenti fenilpropanolamina, quali Temporinolo, Denoral, Baby Rinolo e Zerinetta.